La ministra alla Pubblica Istruzione Lucia Azzolina ha annunciato che asili e scuole non riapriranno e che l'anno scolastico si chiuderà con la didattica a distanza ed esami di maturità più snelli. Purtroppo, questo provoca conseguenze su bambini e adolescenti che hanno dovuto adattarsi a una nuova didattica. Il Digital divide oggi più che mai, perché non tutti i territori hanno la banda ultralarga e non tutti i nuclei familiari possono permettersi gli strumenti digitali necessari. E questo aumenta ancora più le diseguaglianze sociali che la stessa scuola dovrebbe invece ridurre. Quando dal 4 maggio le attività pian piano riprenderanno, i figli con chi staranno? I nonni, che da sempre hanno svolto un ruolo di sostegno e aiuto alle famiglie soprattutto nella gestione dei nipoti, questa volta non potranno farlo perché i più a rischio in questa drammatica pandemia da Covid-19. Con congedi e ferie ormai esauriti, rischiano ancora una volta di essere le donne a dover pagare il prezzo più alto, costrette a trovare una sistemazione ai figli per poter rientrare al lavoro. E alcune si troveranno nella condizione di dover scegliere tra i figli e la carriera, oggi ancora più di ieri. Non possiamo permettercelo. Per questo proponiamo che quanto meno i centri estivi siano in grado di garantire i requisiti di sicurezza adeguati e possano aprire almeno da luglio.
Italia Viva è stata la prima voce ad alzarsi in difesa della scuola e dei genitori, con proposte serie e percorribili che ribadiamo:
- Dare l’opportunità di svolgere la Maturità a scuola, in totale sicurezza, dato il numero relativamente basso di studenti e le numerose aule scolastiche vuote. È un momento che i nostri ragazzi ricorderanno per tutta la vita.
- Sbloccare i cantieri per ristrutturare le scuole, liberandoli dalla burocrazia che imprigiona lavoro e crescita.
Italia Viva a livello locale e nazionale sta valutando tutte le strade percorribili per dare risposte urgenti ai genitori: dai voucher per le baby-sitter all'estensione dei congedi fino alla valutazione di aperture di alcuni centri estivi che garantiscono condizioni di sicurezza adeguate. Pensare al presente, però, non basta: occorre progettare il futuro. A settembre è necessario riprendere l'anno scolastico a scuola e non a distanza, perché la scuola non è solo didattica, ma anche socialità e relazione tra compagni e insegnanti. Le famiglie e i ragazzi hanno fatto e faranno la loro parte, ora chiediamo la massima attenzione da parte delle Istituzioni: la scuola è il futuro! E se è vero che ogni crisi nasconde un'opportunità: abbiamo il dovere di coglierla!
Matteo Balzani coordinatore del comitato tematico Formazione, Scuola e Università di Italia Viva Rimini