Sul rendiconto di gestione del Comune di Rimini ci sono ancora incongruenze significative tra quanto afferma l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini ed i revisori dei conti.
I punti focali sono i 10 milioni di crediti inesigibili, che il Comune ha continuato ad inserire nella voce riaccertamento, la voce delle entrate derivante dalle sanzioni del codice della strada e la voce dei debiti fuori bilancio.
Nelle due commissioni tenute in questi giorni per l’approvazione del rendiconto, le giustificazioni di Brasini non hanno trovato terreno fertile perché i revisori sono rimasti con le loro riserve sulle modalità del riaccertamento dei crediti residui.
In buona sostanza il riaccertamento avviene ogni anno, quest’anno si sono riconosciuti e detratti dai crediti esigibili circa 11 milioni tra residui insussistenti e residui inesigibili e di questi 8 milioni coprivano le spese di parte corrente.
Avete letto bene parte corrente, che è poi la capacità di spesa reale del Comune.
Una buona parte di questi crediti (più di tre milioni) riguardava multe, una parte crediti verso Acer (3/4 milioni), che ha chiuso proprio in questi giorni un bilancio estremamente positivo, figuriamoci se incassava tutto.
Tutto ciò evidenzia come fino ad oggi i bilanci siano stati fatti tornare sopravvalutando l’incasso delle sanzioni amministrative, prima come previsione e poi come effettivo recupero, in buona sostanza il Comune si è tenuto in pancia crediti fittizi o inesigibili per coprire la parte corrente che è in sofferenza cronica, pare che il mancato spostamento della rata IMU sia dovuto anche alla scarsa liquidità da parte del Comune mettendo a rischio anche il pagamento degli stipendi e degli straordinari dei dipendenti: in questi giorni voci di corridoio riferiscono di un incontro tra l’amministrazione e i sindacati per discutere di questo
Ma perché quest’anno? Per tre ordini di motivi:
1. se fosse stata fatta negli anni precedenti avrebbe portato a uno squilibrio di bilancio e al non raggiungimento del pareggio di bilancio;
2. abbassando la somma dei crediti da incassare cala la necessità di aumentare il fondo dei crediti di dubbia esigibilità che ad oggi ammonta a 74 milioni, i revisori evidenziano anche la bassa propensione all’incasso (27%), intanto Sorit incassa lo stesso un agio su tutto a prescindere se incassa o meno, e parliamo di milioni di euro;
3. in questo modo si svincolano somme dal Fondo di Dubbia Esigibilità che servono come manna dal cielo per il prossimo bilancio.
Altro tema sono i debiti fuori bilancio – prosegue – il Comune dovrà vincolare almeno 66mila euro dell’avanzo libero oltre a 88 mila euro per debiti verso PMR (patrimonio mobilità provincia di Rimini, di cui avrò occasione di scrivere).
I revisori hanno comunicato in modo chiaro che il Comune dovrà provvedere ad accogliere tutte le osservazioni in un emendamento al bilancio dove loro daranno un eventuale parere favorevole o parzialmente favorevole con deduzioni, altrimenti resta il parere negativo con tutte le conseguenze del caso, quindi le giustificazioni dell’assessore lasciano il tempo che trovano, altro che “tutto a posto”.
Leonardo Carmine Pistillo
Opinioni
11:06 | 12/11/2024 - Rimini