"Rimini in Azione sta dialogando con tutte le forze liberali e progressiste della città per aggregare un polo riformista riminese, oggi impegnato all’interno della coalizione di centro sinistra, ma pronto a percorrere una strada indipendente se il PD aprirà ai 5 stelle. Nelle prossime settimane, con atteggiamento costruttivo, condivideremo con i riminesi idee e proposte per una Rimini che deve continuare ad innovare e guardare al futuro, senza nostalgie per un passato non più attuale.
Rimini in Azione vede le continue polemiche a fini elettorali irrispettose verso i tanti riminesi in difficoltà. A tale riguardo, respinge al mittente qualsiasi illazione relativa ad accordi di palazzo in base ai quali Azione possa vedere rafforzata la propria presenza in consiglio regionale. Rimini in Azione non è in vendita e continuerà a lavorare solo per il bene di Rimini, con coerenza e in sinergia con chi ne condividerà programma e valori. L’aggravarsi della pandemia anche a Rimini acuisce la già difficile situazione economica e sociale. L’amministrazione comunale, anche se a fine mandato, ha il diritto e dovere di continuare a lavorare per arginare la crisi. Su questo tema specifico va supportata, per quanto possibile, da tutte le forze politiche, anche quelle come la nostra che non fanno parte della maggioranza che governa Rimini o che siedono all’opposizione. Non si tratta di un gesto di favore ma di responsabilità. Un atteggiamento responsabile, concretizzatosi a livello nazionale con il governo Draghi, che ci auguriamo pervada anche le forze politiche riminesi.
La città, nel rispetto delle diversità, in questo momento difficile, deve rimanere coesa perché è in gioco il benessere dell’intera nostra comunità. L’amministrazione è chiamata a dare risposte immediate, mettendo in campo tutte le risorse disponibili non solo per contenere la pandemia ma anche per sostenere le tantissime imprese in difficoltà.
Oggi Rimini deve resistere ma domani, con la vaccinazione e l’arrivo dell’estate, quando si ripartirà, perché si ripartirà, la città deve essere pronta. Serviranno coraggio e solidarietà, in una stretta collaborazione tra pubblico e privato per ripartire e reinventarsi. Ci attendono mesi non facili ma Rimini, se rimarrà coesa, ne uscirà più forte".
Roberto Biondi Referente gruppo Rimini in Azione