Ieri mattina alla riunione di AMR ( Agenzia Mobilità Romagnola ) si è svolta una riunione dove si è messo alle votazioni sia la ripartenza del Metromare sia i costi che dovranno essere divisi e sostenuti dagli Enti. Riccione ha giustamente votato contro ad una nuova ripartenza del Metromare, non solo perché viene ritenuta un'opera non condivisa, non voluta dai cittadini e strategicamente inutile, ma anche perché è esageratamente dispendiosa. Però, alla fine dei giochi, il TRC ripartirà in maniera sperimentale dal 15 Luglio al 15 Settembre e costerà, come sostiene l’assessore al Bilancio Luigi Santi, altri 320 mila euro, ovvero 150 mila euro derivanti dai risparmi sulla linea 11 dove verrà diminuita la capacità, 50 mila euro che verranno stanziati dalla Regione, 45 mila verranno stanziati da Start Romagna, e 75 mila verranno divisi tra provincia di Rimini, dove tutti i cittadini dovranno contribuire, comune di Rimini e di Riccione. Sperimentare senza dati precisi e con vecchi autobus, non ecologici (i mezzi elettrici tanto attesi e promessi in arrivo dall’Olanda costati oltre 10 milioni di euro non li vedremo nell’immediato ) non serve a nulla, anzi a settembre ci troveremo con dei costi aggiuntivi che peseranno sulle spalle dei cittadini. Inoltre vorrei ricordare che durante il tempo di attività della Metro, non si è riuscito ad intercettare l’utenza che in precedenza ha utilizzato la linea 11 che, tra l’altro, ha continuato il proprio servizio anche se le promesse erano ben altre, ovvero la sospensione. Il TRC indebita i cittadini perché i costi della sua gestione sono e saranno in buona parte a carico della comunità della provincia di Rimini. Infatti, circa il 65% dei costi del trasporto pubblico urbano sono provenienti da tasse. Quindi - conclude Campisi - per tutti gli anni a venire, i costi di gestione del TRC saranno a carico della comunità, prevalentemente attraverso la tassazione e solo in minima parte proverranno dalla vendita dei biglietti pagati dai passeggeri. Gli stessi 42 milioni di euro stanziati dal CIPE provengono comunque dai cittadini stessi.
Luca Campisi Portavoce del Popolo della Famiglia di Riccione