Il Decreto scuola è legge e le paritarie, a decine, stanno annunciando la chiusura. Ma sono le scuole con rette basse sotto i 2500 euro ad essere in difficoltà, mentre quelle con 4500 euro in su si stanno rafforzando grazie alla richiesta di allievi provenienti dalla statale preoccupati del caos. Non si è ancora capito come la Ministra Azzolina intenda far ripartire la scuola, ovvero didattica a distanza sì poi no, lezione metà a casa metà a scuola, tutti a scuola distanziati da un metro, mascherina, plexiglas, siamo in alto mare. Se non sosteniamo al più presto le Famiglie, con una indispensabile detrazione totale ad esempio, e le paritarie, sarà da imputare a questo Governo il più grave disastro per la Nazione. Quest’ultimo, inoltre, dica se intende far morire questi presidi di civiltà e di libertà educativa, perché in questa maniera si prendono in giro, oltre alle paritarie, le Famiglie, i 900 mila ragazzi che le frequentano e i 150 mila lavoratori. Si stima - conclude Campisi - che almeno il 30% delle scuole chiuda perché non più in grado di sostenere le spese e di pagare i dipendenti, con la conseguenza che molti bambini rischieranno di non avere accesso all’istruzione di base, senza dimenticare i licenziamenti di massa, sempre più concreti.
Luca Campisi portavoce Popolo della Famiglia Riccione