Quella sotto accennata sembrerebbe una questione intricata e, dal punto di vista normativo, probabilmente lo è. Da quello pratico invece è banale: Lorenzo Cagnoni (IEG SpA), Andrea Gnassi (Comune di Rimini), Riziero Santi (Provincia di Rimini), Alberto Zambianchi e il suo predecessore Fabrizio Moretti (Camera di Commercio) hanno già eliminato, e pretendono di eliminare anche in futuro, la concorrenza per i lavori di allestimento dei padiglioni fieristici e decidere chi debba lavorare in questo settore a Rimini e chi no (e anche a Vicenza, fiera oggi fusa con quella di Rimini). In tutto il resto d’Italia, fatta salva Verona (dove mi si dice la situazione sia analoga) gli imprenditori possono partecipare alle gare di appalto per gli allestimenti fieristici: è la libera concorrenza. A Rimini invece, lavorano solo le aziende che decidono costoro.
A seguito di un mio esposto del 2017 [1], [2] e di altri di imprenditori del settore penalizzati, l’Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato è intervenuta, anche se ne frattempo il Presidente Cagnoni ha tentato di eliminare il problema, acquistando la totalità delle azioni della società, prima solo partecipata al 51%, che agiva in regime di monopolio (illegale secondo le tesi dell’esposto). L’Autorità Garante AGCM non sembra però essere soddisfatta del tentativo di riparazione, e ha appena fatto ricorso al TAR, il Tribunale Amministrativo Regionale.
Al di là di come si pronuncerà il TAR, rimane il punto politico: possibile che a Rimini sia permesso a questi signori di fare i comodi propri in sfregio ai principi minimi di equità? Non si tratta di una sola questione di giustizia sociale, del principio della libera concorrenza ma, visti i valori in gioco e la tradizione politica riminese recente, anche di una questione democratica.
Per anni il Consiglio di Amministrazione della Fiera, oggi IEG, è stato il luogo in cui è avvenuta la spartizione della città fra Centro Sinistra e il sempre-felice-di-perdere Centro Destra. E’ sufficiente osservare i nomi dei CdA di Fiera e partecipate varie per arrivare a questa conclusione. Con commesse per decine di milioni di euro gestite localmente in sfregio alle norme nazionali, si fa fluire liquidità alle persone prescelte e si gestiscono (molti) posti di lavoro. Prescelte per cosa poi? E’ arcinoto che la libera concorrenza favorisca le condizioni migliori per gli acquirenti, quindi vi devono essere valide motivazioni per la scelta di eliminarla, così come è stato fatto.
Secondo logica, si può ipotizzare che le aziende e le persone che godono del vantaggio di vedere letteralmente eliminata la loro concorrenza, garantiti guadagni e stipendi, ripaghino il favore ricevuto. Anche perché chi lo concede, il favore, potrebbe facilmente toglierlo. Potrebbe essere l’impegno per un pugno di voti nei momenti elettoralmente più difficili? La storia elettorale riminese pare rispondere affermativamente. Quando poi i fatturati sono milionari e gli utili tendenti allo zero, senza di fatto alcun controllo realmente efficace sui valori di fatturazione, fantasia ed esperienza contabile suggeriscono possibili risvolti che voi umani non potete neppure immaginare (in generale fino a quando una bella inchiesta penale fa pulizia della carta straccia, si veda il caso Aeradria, con alcuni degli stessi protagonisti di questa vicenda ancora sotto processo).
Del resto, che la Fiera sia de facto un luogo per la gestione di distribuzione di denaro e del consenso è arcinoto, non si capirebbero altrimenti fatti apparentemente senza una solida base logica. Per esempio, perché da anni la Fiera continui a pagare pubblicità ai due quotidiani locali, quasi che i riminesi avessero bisogno di qualcuno che ne ricordi loro la presenza, come non bastassero i blocchi del traffico che si verificano ad ogni manifestazione importante e le relative imprecazioni diffuse fra la cittadinanza.
Al di là della violazione dei principi di equità e di quelli democratici, per nulla irrilevanti, rimane poi l’insopportabile arroganza dei signori sopra citati. Perché di fatto, loro sono loro e voi, spiacente dirlo, non siete proprio un c...
Luigi Camporesi Obiettivo Civico
[1] http://www.obiettivocivico.net/wp-content/uploads/2017/03/Esposto_Concorrenza.pdf
[2] http://www.obiettivocivico.net/wp-content/uploads/2017/03/Interrogazione_Allestimenti_Fiere.pdf