"Lunedì 19 aprile 2021 si è svolto un incontro fra una delegazione della FP CGIL, fra cui i rappresentanti dei lavoratori Elleuno Valloni, e l’Amministrazione Comunale di Rimini nelle persone dell’assessore Gloria Lisi e dei dirigenti Fabio Mazzotti e Tamara Galimberti. L’incontro, chiesto dal sindacato, riguardava principalmente la decisione assunta dalla Cooperativa Elleuno di non pagare più i tre giorni di malattia spettanti all’azienda. Su questo punto la FP CGIL ha espresso ripetutamente la sua contrarietà così come verso le carenze della cooperativa nel garantire il rispetto dell’orario contrattuale. In sostanza, chi lavora è posto di fronte all’alternativa se rinunciare alla retribuzione e restare a casa in malattia o se presentarsi al lavoro per avere garantita la retribuzione. Le lavoratrici hanno sostenuto e continuano a sostenere la pressione più grave di dover operare in un contesto dove la diffusione del Covid è ancora alta (all’Elleuno come nelle altre strutture) aggiungendo a ciò il mancato riconoscimento di un diritto. Il riconoscimento della malattia, infatti, così come previsto dal CCNL di settore, non è solo un aspetto di natura contrattuale – retributiva, ma riguarda anche la salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e quindi l’incolumità dei pazienti, specie degli anziani ospiti della CRA. L’Amministrazione Comunale ha accolto le nostre osservazioni impegnandosi a ricercare una soluzione nel più breve tempo coinvolgendo in questo anche la Regione Emilia Romagna che ha le principali competenze in merito all’accreditamento delle strutture socio-sanitarie. Noi riteniamo, e il fatto che l’Amministrazione Comunale riconosca questo principio rafforza la nostra convinzione, che alcuni istituti come quello della malattia, non possano essere considerati costi comprimibili. Mai come in questo periodo è cresciuta la consapevolezza dell’importanza della salute e della scrupolosa osservanza delle norme di legge. Citiamo a questo proposito la delibera regionale in materia di accreditamento e il Codice nazionale degli appalti che impongono l’applicazione dei contratti ai soggetti gestori che intendono operare in regime di accreditamento. Auspichiamo che l’Amministrazione Comunale possa al più presto non solo formulare un proprio parere ma che si attivi affinché venga tutelata la salute dei lavoratori e riconosciuto il diritto ad una retribuzione piena e alla tutela della propria salute".
Eugenio Pari FP CGIL Rimini