"L’autunno sarà il banco di prova della capacità di resilienza delle imprese della distribuzione commerciale, ma i piccoli esercizi sono già in debito d’ossigeno. Le attività commerciali stanno segnalando per settembre e i primi giorni di ottobre una forte contrazione delle vendite, e in particolare gli esercizi di vicinato registrano un crollo in volume del -4% rispetto ad un anno fa, concentrato in particolare nel comparto non alimentare.
Se l’inflazione continua così, tutti i consumi verranno interessati: le famiglie spenderanno di più, fino a quando sarà possibile, per avere una quantità di beni che diminuisce, mentre l’esplosione delle bollette fa diminuire gli acquisti anche nell’extra-alimentare.
In questo quadro l’unica soluzione rimane l’imposizione di un tetto alle tariffe energetiche, che riporti i costi per l’approvvigionamento di energia e gas a livelli sostenibili per famiglie ed imprese. Senza un intervento di questo tipo, infatti, l’inflazione continuerà a salire e far contrarre i consumi, per i quali non è difficile prevedere, quest’autunno, una vera e propria caduta libera.
Intanto continua l’ascesa del commercio elettronico che opera in regime di completa deregulation, con promozioni online che hanno raddoppiato la propria presenza. Uno scenario doppiamente difficile per i negozi di vicinato che, assediati dall’aumento dei costi energetici, non potranno certo vendere in sconto, subendo una concorrenza micidiale da parte dell’online".
Fabrizio Vagnini Presidente Confesercenti provinciale Rimini