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Opinioni 13:28 | 27/01/2020 - Dall'Italia

Dipendenza da gioco d'azzardo: un aiuto dalla stimolazione cerebrale

Il pensiero è sempre quello di scommettere. Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità un milione e mezzo di italiani hanno problemi con il gioco d’azzardo. Fra loro c’è chi sviluppa una dipendenza chiamata in gergo tecnico ludopatia. Esistono diversi strumenti per trattare questo disturbo dalle psicoterapie ai farmaci. Ma la ricerca sta studiando anche nuove strade. Degli studiosi italiani hanno provato una nuova tecnica pubblicando lo studio su una rivista internazionale. Bisogna premettere che la sperimentazione è stata fatta solo su 8 pazienti un numero troppo piccolo per trarre delle conclusioni. Di cosa si tratta? Della stimolazione magnetica transcranica ripetuta. Questo metodo è stato approvato in Canada e negli Usa per la cura della depressione e negli Stati Uniti anche come terapia per l’emicrania. Di fatto si usano dei magneti in prossimità della cute che stimolano alcune aree cerebrali specifiche. Per cui la metodica non è per nulla invasiva. I ricercatori hanno visto che già dopo le prime due settimane di trattamento si assisteva ad una riduzione di più del 70% del punteggio che valuta la compulsione al gioco. I primi risultati sono confortanti e l’idea dei ricercatori è di coinvolgere un numero più ampio di pazienti attuando un approccio multidisciplinare anche con trattamenti farmacologici combinati con terapie psico-comportamentali coinvolgendo la famiglia laddove possibile.

dott. Alessandro Bovicelli