Il tema “culle vuote” dovrebbe farci riflettere. L’Italia è ultima in Europa per tasso di natalità e penultima per calo di nascite. E’ un dato che la Lega affronta da tempo elaborando politiche ad hoc. Il primo aspetto è oggettivo, ovvero la diminuzione progressiva dall’età riproduttiva della generazione del cosiddetto baby boomers. Tuttavia non per questo si deve pensare che la denatalità sia irreversibile, come vorrebbero far passare certe politiche della sinistra per giustificare l’immigrazione incontrollata, quando non il subdolo obiettivo di una sostituzione etnica. Per invertire la tendenza non servono solo servizi e lavoro in più. Né sono significative iniziative estemporanee come gli asili gratuiti o i nidi obbligatori propagandati dal Pd. Bisogna invece puntare su progetti onnicomprensivi che tutelino la famiglia e le madri a 360 gradi, ma ancora di più serve far leva su modelli culturali diversi da quelli anti-vita e anti-famiglia che hanno preso il sopravvento nel Paese e soprattutto in regioni come la nostra e il caso Bibbiano ne è l’espressione più evidente. Un modello culturale, quello che proponiamo, che non contrasta con la giusta e legittima aspirazione di molte donne (anche se non di tutte) di avere una carriera lavorativa gratificante. Aspirazione che può benissimo coniugarsi con la natalità attraverso maggiori e più articolati servizi. Ma un modello culturale che vuole i controtendenza rispetto ai preoccupanti segnali di deresponsabilizzazione, individualismo, nichilismo, edonismo, scetticismo che ci arrivano dalla società. Si vive il quotidiano senza un orizzonte e senza un futuro. Sono questi, a mio avviso, i risultati deludenti di molte scelte politiche e culturali fatte dalla sinistra nel corso degli anni contro la famiglia tradizionale, in nome di una falsa visione della libertà e dell’autodeterminazione. Ciò che abbiamo tragicamente perduto, grazie a questa visione, è l rete famigliare e parentale indispensabile sostegno sociale per i singoli e per la società. Abbiamo sentito, durante questa campagna elettorale, gli esponenti del Pd decantare iniziative per la famiglia dirette strumentalmente a garantirsi i voti di certo elettorato cattolico. La verità, però, è un’altra. La nostra società ha bisogno davvero di un cambiamento epocale su questo piano e certamente l’area dem non ha le carte in regola per farlo. Noi siamo per la Vita e per la famiglia e per sostenere e rendere più agevole la vita delle persone con famiglia”.
Bruno Galli candidato capolista Lega elezioni regionali 2020