Le vacanze stanno finendo e bisogna tornare inevitabilmente alla quotidianità. Ma perché tornare al lavoro può rappresentare un peso così importante? Dovremmo interrogarci a fondo su questo e cercare di capire quale significato diamo al nostro lavoro. Chi è più motivato e percepisce il proprio lavoro come qualcosa di significativo ha meno problemi a riprendere l’attività lavorativa che viene vissuta come un modo per esprimere le proprie competenze, la propria creatività e ottenere gratificazioni. Invece quando ci sono problemi e il lavoro non è fonte di gratificazione il rientro viene vissuto come una forzatura che bisogna subire e la ripresa diventa faticosa sia dal punto di vista psicologico che sotto il profilo dello sforzo richiesto. Alcune persone invece sono talmente attaccate al proprio lavoro da non riuscire a staccare la spina neppure in vacanza. Il ruolo genitoriale, quello di partner e di amico vengono messi in secondo piano ma esiste un filo diretto solo con l’ambiente lavorativo. E’ consigliabile comunque al rientro fare tesoro sia delle nuove conoscenze fatte che dell’attività fisica svolta, passeggiate, nuotate, tempo passato all’aria aperta fanno benissimo. Bisogna poi cercare di riprendere gradualmente la vita familiare organizzandosi con le attività dei propri figli che devono tornare a scuola e con il rapporto con i parenti più stretti.
dott. Alessandro Bovicelli