"Partendo con un doveroso e sentito ringraziamento a tutto il personale scolastico che si è adoperato e si sta adoperando per garantire a tutti il sacrosanto diritto allo studio e facendo a un grande in bocca al lupo a tutti gli studenti, mi preme però fare alcune considerazioni sulle tante questioni aperte dall’avvio dell’anno scolastico. Avvio avvenuto fra incertezze e preoccupazioni, ma per fortuna l’anno scolastico è iniziato perché concordo con il Sindaco quando negli auguri di inizio anno ribadisce il ruolo fondamentale che svolge la scuola nella formazione dei nostri bambini e ragazzi. L’apertura ha coinvolto vari attori, ognuno per le proprie competenze: governo, autorità sanitarie, enti locali, dirigenti scolastici e personale. Tutti si sono profusi, durante l’estate appena trascorsa, per organizzare al meglio la ripartenza della scuola in presenza, in un periodo, comunque, in cui l’emergenza non è terminata. Vorrei ricordare che la gestione degli edifici della scuola dell’obbligo fa capo ai comuni; sono stati quindi i sindaci, gli assessori e gli uffici comunali competenti, insieme ai dirigenti scolastici, a farsi carico di verificare gli spazi per ospitare tutte le classi, per garantire il distanziamento tra gli alunni, per permettere buoni livelli di sicurezza durante le lezioni. In alcune realtà scolastiche riccionesi la cosa si è realizzata senza problemi, in altre no. Su queste ultime incidono sicuramente anche altre problematiche, conseguenti allo spostamento degli alunni dalla loro sede lo scorso anno scolastico. La scelta di costruire “ex novo” la scuola di via Panoramica ha comportato lo spostamento degli alunni iscritti a quel plesso presso la scuola di via Ionio, occupando i pochi spazi liberi di quell’edificio, concentrando in questa sede un elevato numero di alunni. Ma i tempi previsti per la costruzione della nuova struttura si allungano, anzi i lavori, che sarebbero dovuti iniziare il 10 febbraio 2020, sono ancora molto lontani dall’esser terminati. Certo, il lock down ha imposto un periodo di fermo, ma dal 4 maggio 2020 ad oggi nulla si è mosso, quindi la prospettiva di vedere quella scuola realizzata si allontana ancora. Tutto fermo, quindi, mentre in un comune vicino al nostro, Rimini, il 14 settembre 2020 si è inaugurata la nuova scuola Montessori, completa di spazi, attrezzature e arredi. Per un avvio più in sicurezza dell’anno scolastico si sarebbe potuta fare una ricognizione più attenta degli spazi esistenti sul territorio comunale, utilizzare temporaneamente per la scuola edifici aggiuntivi (cinema, teatro, teatro...). La scelta di edifici aggiuntivi avrebbe creato problemi organizzativi sicuramente, ma il comune di Riccione ha preferito non seguire questa strada e così in alcune classi i bambini devono indossare la mascherina durante le lezioni. Non vorrei essere unito al coro delle polemiche, se concludo dicendo che anche in questo caso il Comune di Riccione ha agito con il suo stile: fare annunci, proclami, gestire in modo approssimativo i problemi e attribuire ad altri le colpe per i propri errori. Invece, la provincia di Rimini alla quale fanno capo altri edifici scolastici, per mezzo del presidente Santi, ha espletato i propri doveri garantendo la corretta fruizione degli stessi. Ecco evidenziata la differenza tra due organismi politici che sanno fare il proprio lavoro (la provincia ed il comune di Rimini) ed un organismo, che, purtroppo, a scapito della collettività, fa solo attacchi sui social per nascondere le proprie lacune".
Simone Imola - Partito Democratico Riccione