Le imprese hanno un altro nemico in questo difficile momento di crisi: la malavita. A denunciare il problema è stata Confcommercio che ha presentato uno studio al riguardo. Luca Campisi Portavoce del Popolo della Famiglia di Riccione entra inel merito della questione: “Drastico calo di fatturato, carenza di liquidità, consumi in difficoltà, nuove spese per la sanificazione, pagamento di affitti e tasse, queste sono le urgenze che gli imprenditori stanno cercando di risolvere. Intanto, però, la difficoltà delle imprese sta diventando terreno fertile per la crescita della malavita, criminalità e usura, a caccia proprio di imprenditori disperati e bisognosi di liquidità. Infatti il presupposto cardine che da sempre invoglia e arricchisce la criminalità organizzata è la micidiale carenza di liquidità che le mafie non aspettano altro che colmare, portatrici come sono di immensi capitali illeciti in attesa di collocazione. Un 11% di imprese, secondo un'indagine di Confcommercio, indica nella criminalità un ulteriore, pericoloso ostacolo allo svolgimento della propria attività; in particolare, circa il 10% degli imprenditori, in questo periodo, risulta esposto all'usura o a tentativi di appropriazione anomala dell'azienda. E la percentuale cresce fino a quasi il 20% per quegli imprenditori che sono molto preoccupati per il verificarsi di questi fenomeni nel proprio quartiere o nella zona della propria attività. Non dobbiamo permetterlo - conclude Campisi - sostenendo con forza i tanti imprenditori e commercianti che non aiutati rischiano di consegnarsi all'economia mafiosa, che approfitta del malcontento nei confronti delle Istituzioni che non hanno garantito, in questo momento, quella liquidità immediata a fondo perduto tanto acclamata per uscire o almeno galleggiare da questa crisi a cui siamo stati tutti indistintamente investiti".
Opinioni
11:06 | 12/11/2024 - Rimini