Le restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 hanno indotto molte persone ad abituarsi a fare cose che prima facevano poco o per nulla. Tra queste vi è la (ri)scoperta dell’uso della bicicletta e anche della maggior frequenza delle camminate a piedi. Tanti riccionesi (e non solo) in questi mesi hanno iniziato a conoscere e a frequentare il sentiero ciclopedonale che costeggia il Rio Melo e che collega il territorio del nostro Comune a quello di Coriano e, grazie anche al lavoro recente di alcuni volontari, ora anche al comune di Montescudo-Montecolombo. Ci sono veramente tante persone che, soprattutto nel week end, frequentano questo luogo a due passi dal centro urbano, che permette a chi voglia coniugare benessere, tranquillità e natura di farlo piacevolmente. Il tutto grazie al lavoro di alcuni volontari che col tempo hanno di fatto tracciato un percorso che permette sia a i ciclisti che ai pedoni di fare un piacevole giro. Il senso della presente interpellanza è relativo al fatto che a mio parere ci sono molte cose da migliorare per rendere quel tracciato maggiormente fruibile e soprattutto più sicuro. Un po' come è accaduto sui percorsi ciclopedonali dei fiumi Conca e Marecchia.
Mi permetto di chiedere di valutare alcuni elementi che di seguito elenco:
- Se il percorso lo si comincia a mare della strada statale 16, all’altezza del ponte romano occorre uscire dal percorso per attraversare la carreggiata e riprenderlo dal parcheggio dell’azienda SAF ubicato a monte della statale. Si può certamente percorrere in sicurezza il sottopasso del vecchio cimitero, però credo che occorrerebbe valutare la sistemazione del terreno sotto il ponte romano per poterlo percorrere in continuità.
- All’altezza di Via Venezia occorre attraversare a piedi la carreggiata. Per farlo in maggior sicurezza si potrebbe posizionare una segnaletica verticale per le auto che percorrono la strada in modo che facciano maggiore attenzione ai pedoni in attraversamento.
- All’altezza del cimitero nuovo il percorso a fianco del fiume si interrompe per poi riprendere al di là della Via Rio Melo. Ci troviamo al confine tra Riccione e Coriano. In accordo con l’amministrazione corianese andrebbe verificata la messa in sicurezza di quell’attraversamento, che ora tra bici e pedoni è notevolmente aumentato come mole di persone che lo transitano.
- Lungo il percorso vi sono tratti forse poco sicuri per alcuni tipi di fruitori, penso ai bambini o a chi non è proprio esperto di tracciati che spesso si fanno in mountain bike e che hanno saliscendi e cunette. Sono i tratti più vicini al fiume e che magari andrebbero ‘protetti’ o messi maggiormente in sicurezza. Mi chiedo se il Comune di Riccione non possa pensare di farlo intervenendo direttamente, ovviamente coinvolgendo gli enti preposti come immagino possa essere l’Autorità di Bacino. Oppure farlo anche insieme ai Comuni di Coriano e Montescudo-Montecolombo coinvolgendo la Provincia o la Regione per il finanziamento di tali lavori, come in passato fu per la ciclabile sul Conca ad esempio, a due passi da noi e che oggi è diventata un luogo frequentatissimo da tante persone.
Chiudo sottolineando che le migliorìe proposte possono davvero innalzare la qualità della fruibilità di questo bellissimo percorso ciclopedonale che abbiamo tutti a due passi da casa. Lo dico anche in chiave turistica, perché sono sempre di più le persone che amano diversificare la propria vacanza e magari trovare sul territorio anche altro rispetto alla sola vacanza balneare. Tra l’altro proprio a due passi dallo stesso mare. Abbiamo un entroterra favoloso; siamo già conosciuti grazie ai nostri operatori dei consorzi bikehotels per intercettare fette di turisti legate alla bici; abbiamo anche albergatori che si sono specializzati rispetto alle escursioni nell’entroterra. Per questi motivi penso che poter periodicamente offrire un qualcosa di più e di nuovo sia per noi motivo per continuare a tenere alta l’attrattività del nostro territorio.
Simone Imola Pd Riccione