"Ho accolto molto volentieri l’invito al confronto da parte del tavolo della Coalizione, svoltosi poi nella serata di ieri. Credo alla dialettica, al dibattito, alla libera partecipazione quale condizione essenziale a costruire progetti, programmi, visioni che migliorano la vita di tutti. Con questo stesso spirito ho incontrato venerdì scorso anche Coraggiosa Rimini e incontrerò domani i Verdi: c’è il desiderio comune di entrare nei temi, uscendo dalla rappresentazione conflittuale di queste settimane, data soprattutto dal Partito Democratico, e mettendo davanti a ogni cosa il bene di Rimini e il futuro della città.
Il confronto è sulle cose da fare e su un’idea complessiva della Rimini dei prossimi 5 e 10 anni. Logica, senso di appartenenza a un medesimo quadro valoriale e, infine, efficienza del risultato devono disporre a una valutazione del bilancio amministrativo di questi anni. Sicuramente soddisfacente. Ma questo è il punto di partenza, e non di arrivo. Bisogna continuare nell’innovazione, tenendo conto del quadro socioeconomico mutato dalla pandemia. La nuova fase da aprire, a Rimini, si realizza sulle fondamenta costruite sinora. Le città devono ripensarsi intorno alla sanità, all’ambiente, all’educazione, alla sicurezza. E per farlo occorre superare una visione dirigista della rappresentazione politica: il Comune non deve essere più il tutto ma il motore di un meccanismo più ampio e coinvolgente, fondato principalmente su tre assi: responsabilità, disponibilità, fiducia.
In questo senso attivare forme sistematiche di partecipazione alle scelte amministrative attraverso i Forum partecipativi e mettere in piedi meccanismi innovativi e strutturali di sharing/condivisione (di economia, di mobilità, di energia, di comunità) diventano il metodo privilegiato di lavoro; flessibilità, rapidità, aggiornamento tecnologico, certezza dei tempi di risposta diventano l’obiettivo aziendale della macchina comunale; potenziamento delle agevolazioni per gli asili, nuovi poli sanitari omogenei per tutto il territorio comunale, sgravi tributari e incentivi per la riduzione degli affitti sul modello della No Tax Area per i negozi e in particolare per quelli di vicinato che aprono nelle aree più decentrate, ritorno alle sedi comunali diffuse, distribuzione del “credito energetico” prodotto da piccoli e grandi hub di energie rinnovabili alla comunità riminese, trasparenza piena alle tempistiche di autorizzazione di qualsiasi atto amministrativo, apertura di un grande forum partecipato per Rimini Capitale della Cultura 2024, risorse pubbliche orientate specificatamente alla protezione e ai bisogni sociali e alla scuola, una grande pianificazione di edilizia popolare, specificatamente dedicata ai giovani e alle giovani coppie, da ricavare recuperando aree già costruite e non consumando nuovo territorio.
La politica in cui credo è quella che sa prendere decisioni anche difficili, ma allo stesso tempo rimanga umana, empatica, in ascolto permanente, dove si lavora insieme, per la propria città, per il clima, per la giustizia sociale, per l’impresa sana che crea lavoro.
Nei prossimi giorni, una volta esaurita questa prima fase di confronto, presenterò in maniera articolata queste e altre proposte, che vengono dal PD, dai partiti, dalle forze civiche, dalle associazioni di categoria, dai sindacati, dai cittadini, dagli imprenditori. C’è voglia di tornare a rivedere le stelle, c’è l’energia che può e deve essere sprigionata. Non c’è nessuna voglia di tornare all’immobilismo e allo status quo".
Jamil Sadegholvaad