“Un “Bene in Comune”? Non sembra proprio. Siamo immersi in una fase molto complicata e vorremmo che chi è alla guida, tutta la classe politica indipendentemente dai ruoli, fosse sufficientemente consapevole delle enormi difficoltà che questo periodo diverso da ogni altro, ci pone di fronte. Anche a Santarcangelo i cambiamenti imposti dal Covid sono stati tantissimi e l’amministrazione ha dovuto agire su molti fronti, da quello strettamente sanitario, alla scuola, alla vigilanza sugli anziani soli, alle famiglie, a ha bisogni particolari: ora stiamo entrando nella fase 2 e dai provvedimenti di emergenza si passa a quelli di rilancio e sostegno. Spiace dover rispondere alla polemica del dottor Samorani, che non perde occasione per dimostrare di non aver capito ciò che succede; i suoi comportamenti oggi più di ieri sono inaccettabili. Il Comune, nei suoi organi decisionali funziona in questo modo: la giunta (organo scelto dal sindaco di cui fanno parte gli assessori) è il nostro Governo locale, il consiglio comunale, eletto dai cittadini, il nostro Parlamento, suddiviso in maggioranza e minoranza. I provvedimenti, di solito su iniziativa della giunta (ma non è certo vietato che i consiglieri facciano proposte) arrivano in consiglio comunale per essere approvati e diventano esecutivi. Il consiglio comunale si prepara ai lavori attraverso alcuni organi: in primis la conferenza dei capigruppo, alla quale partecipa il capogruppo di ogni gruppo politico (tutti i partiti sono rappresentati ) che decide lo svolgimento delle sedute, l’ordine del giorno, la tempistica; in secondo luogo le commissioni consigliari, con la partecipazione della rappresentanza di ogni gruppo, strutturate per approfondire argomenti diversi. La lezioncina è necessaria a capire cosa sta facendo il dottor Samorani, che ha proposto di poter condividere le politiche di questo periodo ma alla risposta celere e affermativa del sindaco ha cominciato seduta stante a contestarne la forma. Siccome il periodo necessita di risposte veloci ed è anche complicato incontrarsi (anche il consiglio comunale si è svolto in videoconferenza e non è esattamente come farlo dal vivo ) la proposta è stata quella della conferenza dei capigruppo: l’organo è già esistente, tutti sono rappresentati ed è il più snello. Se arrivano argomenti o proposte che necessitano approfondimenti esistono poi come detto già le commissioni consigliari. Niente da fare, Samorani si è incaponito sulla formazione di una nuova Commissione Covid e, durante la conferenza dei capigruppo nin cuisi sperava di cominciare un ragionamento costruttivo ha detto che le sue proposte non le avrebbe neanche fatte vedere, agitando un foglio senza mostrarlo. Cosi le abbiamo viste solo sugli organi di di informazione. Dobbiamo dire che la gran parte delle proposte è già in atto e ci fa anche piacere: vuol dire che il buon senso, o la volontà bipartisan dell’amministrazione era già fattiva, a vantaggio di tutti i cittadini, senza suddividere tra chi ha sostenuto Alice Parma e chi ha sostenuto Domenico Samorani alle scorse elezioni, come è ovviamente chiaro a tutti meno che a Samorani stesso. Leggendo le sue proposte notiamo poi un grande assente: le politiche per la famiglia, di cui si vanta sempre di essere il campione, dove sono? Dove sono le iniziative per le donne, gli anziani, i ragazzini, i disabili, tutte le politiche di cura della persona? E’ inoltre assente tutta la parte di più lungo periodo: questa grande crisi deve infatti essere occasione per investire sulla scuola, sulla digitalizzazione, sull’ambiente. Serve progettare per poter attingere ai finanziamenti. Noi ci siamo sempre per dialogare, siamo lontani dal pensare di avere ogni soluzione per tutti i problemi ma oggi è il momento di proporre e lavorare a testa bassa per risolvere i problemi della nostra città; le proposte potevano arrivare protocollate e firmate settimane fa se si pensava fossero utili e nessuno avrebbe negato la paternità che sarebbe stata peraltro pubblica, oppure cominciare a condividere idee in quella videoriunione dei capigruppo durante la quale si è negato come un bambino che fa i capricci. Per concludere, questo è il momento della serietà e della concretezza, non di perdere tempo per cercare di mettere la bandierina sulla creazione di un nuovo contenitore, chiamarlo Commissione Covid e dire, “l’ho voluta io” quando ne abbiamo già di normati e efficaci. L’obiettivo è quello di cercare di migliorare la vita e risolvere i problemi dei nostri cittadini non di apparire sugli organi di informazione”.
i gruppi consigliari di Partito Democratico, Più Santarcangelo e Pensa-Una mano per Santarcangelo