La maggioranza PD, al momento del voto sulla delibera Lepida (“Modifiche statutarie di Lepida scpa, convenzione quadro per l’esercizio del controllo analogo congiunto su Lepida scpa”), fugge dall’aula lasciando sui banchi, soli, i consiglieri di Patto Civico per esprimere il voto contrario così come aveva annunciato, nella dichiarazione di voto, il Capogruppo Muratori.
Il Presidente Sara Donati (nella foto), unica PD, rimasta in sala, dopo aver “chiamato” il voto sulla delibera, colta da un impellente "bisogno fisiologico", ha lasciato lo scranno di Presidente, impedendo così il regolare svolgimento del voto, per correre in soccorso della maggioranza ed impedire la bocciatura della delibera.
Il rientro in aula della Presidente, unitamente al gruppo del PD (.. Biancaneve ed i nani!) ha mostrato tutta la ridicolaggine della maggioranza e di un Sindaco che, ormai, ha gettato la spugna.
Gnassi da diversi mesi non partecipa ai Consigli e non sappiamo se si vergogna dei suoi consiglieri oppure perché si vergogna delle sconfitte elettorali e/o del processo di Aeradria, attualmente in corso.
Poco prima dell’incidente il Consigliere Magrini aveva accusato l’opposizione di non essere unita, ma i fatti, subito dopo, hanno dimostrato, inequivocabilmente, che l’opposizione è seria, capace e compatta tanto da costringere la maggioranza a spaccarsi ed a fuggire dai banchi del Consiglio comunale.
La maggioranza PD/Patto Civico ha mostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, tutti i limiti culturali, politici ed istituzionali, dato che anche ieri sera erano presenti solo alcuni componenti la Giunta, che, ormai, senza collante, si potrebbe dire, è interessata più alla guerriglia interna che agli interessi dei cittadini.
I risultati elettorali conseguiti dalla Lega a Rimini alle elezioni europee e l’incidente di ieri sera segnano la fine del finto modello macroniamo che, da Rimini, avrebbe dovuto invadere la provincia ed il Paese.
Purtroppo in questa situazione di sfascio della maggioranza il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto porre rimedio a tale situazione, invece, ancora una volta, è venuta a meno ai propri doveri ed alla propria funzione dimostrando di non avere le capacità per guidare ulteriormente i lavori del consiglio comunale. E’ un Presidente che non ha più la fiducia del gruppo della Lega e delle altre forze di opposizione per cui il Capogruppo della Lega, Marzio Pecci, ha subito invitato il Capogruppo del Pd, Enrico Piccari, di sostituirla perché il comportamento sleale e scorretto, tenuto in violazione delle più elementari regole democratiche, costituisce lo “stupro” del regolamento dei lavori del Consiglio comunale ed un grave insulto ai cittadini ed alle forze politiche che siedono in Consiglio.
Questo comportamento del Presidente non può essere ulteriormente tollerato e per rafforzare la richiesta di sostituzione, la Lega, ha chiesto al Presidente della Commissione di Controllo e garanzia, Matteo Zoccarato, di convocare con urgenza la Commissione per valutare i fatti accaduti ieri sera ed agli altri Consiglieri di opposizione di coordinarci per convocare, con urgenza, un Consiglio comunale tematico affinché la città possa conoscere i comportamenti non solo del Presidente e del Sindaco, ma anche della intera maggioranza.
Marzio Pecci capogruppo consiliare Lega Rimini
avv. Marzio Pecci