La discussione di ieri sera in Consiglio Comunale è stata introdotta dall’assessore Sacchetti partendo da Francesco Cosimo Cassiano Morelli (Imola, 6 ottobre 1732 – ivi, 26 febbraio 1812), un architetto italiano, per spiegarci il rispetto e l’attenzione che va sempre riservata quando ci si imbatte in una bellezza unica e naturale come quella del nostro centro storico ecc... Tanta retorica e 30 minuti di nebbia per tranquillizzare le giuste preoccupazioni dei commercianti del “centro storico naturale” che vedranno sorgere, nell’area Paglierani, un Supermercato e, successivamente, un secondo nell’area Adriauto. La storia ci insegna che la ricchezza di pochi deve essere redistributiva per offrire un contributo di qualità alle città , ma che non sempre questo accade, soprattutto di questi tempi.
Premetto che una variante che riduce la cubatura e che porta lavoro in un momento di tracollo economico del paese ci trova favorevoli alla sua realizzazione. Siamo, però, perplessi rispetto alla scelta fatta nel cuore della città (perché non San Michele e la rigenerazione di Unicem e della “vecchia ferrovia” Santarcangelo-Urbino?). E’ vero che Santarcangelo ha bisogno di un Supermercato. Quelli attuali sono di “piccole-medie” dimensioni e quindi con prezzi così alti che spingono i cittadini a migrare e far spesa altrove.
Pertanto, secondo logica, le famiglie si aspetterebbero un “grande” supermercato. No! Non è così, perché avrà la stessa cubatura di IN-COOP che si trova a 300 metri da “Paglierani”. Di uguale cubatura sarà il supermercato di “Adriauto”. Quindi, rischiamo di avere supermercati fotocopia non superiori a quelli esistenti e, soprattutto, con gli stessi prezzi. Perché? Questo resta un punto molto oscuro del progetto e oggetto di tante interpretazioni che affido alla libertà speculativa dei cittadini che ascoltano, vedono e giudicano. Inoltre, proprio di fronte a “Paglierani”, sorgerà un Polo Scolastico di 8.000 mq.
L’impatto ambientale ci preoccupa. Abbiamo già perso lo Sky-Line di Santarcangelo grazie ad Amazon senza ancora investire gli oneri di urbanizzazione nella rotonda mai vista (sic!). Ora, sforzatevi di immaginare quali siano i vantaggi per i cittadini! Nella stessa zona della variante sorge In-Coop, Amazon a cui si aggiungerà il Supermercato e il Polo Scolastico di 8.000 mq. La città sarà imprigionata dal traffico alla faccia degli slogan ambientalisti e della slow-city! E, infine, dove finiranno gli oneri di urbanizzazione destinati al verde e ai parcheggi? Faranno la stessa fine degli oneri di urbanizzazione di Amazon? Nella variante in discussione, grazie alla riduzione della cubatura attuale imposta dalla legge regionale, è inserito anche un progetto residenziale, ma non convenzionato né a scopo sociale in favore, ad esempio, delle giovani coppie. E ancora, è prevista una quota destinata al terziario che, ci auguriamo, possa tener conto dell’esistente rispetto alle scelte che si faranno. E da ultimo, che fine farà il tratto della vecchia ferrovia “Santarcangelo-Urbino” inserita nel progetto, ma senza chiarire se verrà recuperata a pieno o inglobata?
I movimenti politici entrati in maggioranza per migliorare la qualità di vita dei cittadini sono organici ad una cultura relativista che si esprime in un linguaggio politically-correct, ma poi presta il fianco a decisioni che minacciano ulteriormente la qualità ambientale senza rendere in cambio nessun vantaggio ai cittadini, al Bene Comune.
Nonostante questo, per il momento storico che stiamo vivendo, abbiamo dato il minimo credito alla variante astenendoci al momento del voto, proprio per favorire il lavoro e la ripresa economica della città. Ovviamente ci riserveremo, nei prossimi 60 giorni, di portare le nostre osservazioni al progetto in particolare per correggere la viabilità e l’ingresso all’area “Paglierani”. Abbiamo apprezzato il voto di astensione sulla variante da parte di due consiglieri della Lega: Stanchin e Serra. L’unico voto contrario è stato quello di Marco Fiori.
Il gruppo consigliare UN BENE IN COMUNE