“Come non raramente accade, mi pare che l’onorevole Raffaelli non abbia contezza di cosa stia parlando. Additare come ‘non sostenibile’ dal punto di vista ambientale un progetto che punta a realizzare un corridoio di mobilità pubblica full electric, che corre da Nord a Sud della nostra città, veloce, affidabile, con tempi di percorrenza certi, a servizio sia dei cittadini che dei turisti della nostra città mi sembra un’affermazione paradossale con venature comiche. Questo è un progetto che non solo vuole risolvere criticità esistenti relative all’accessibilità pubblica al polo fieristico (elemento già di per sé lodevole), ma che vuole incidere sulla qualità della vita dei cittadini, migliorando la qualità dell’aria e del contesto ambientale per il singolo cittadino e per la comunità intera: si investe in modo da avere alternative concrete all’esclusivo utilizzo del mezzo privato e muoversi avendo a disposizione un ventaglio ampio di possibilità. Il progetto prevede la realizzazione di un intero asse dedicato alla mobilità sostenibile, in cui, per esempio, accanto al corridoio portante della filovia, vengono messe a sistema i percorsi ciclopedonali dal Polo fieristico fino al centro storico, per connettersi al resto della rete ciclabile. Il progetto vuole offrire una alternativa concreta, per esempio, a chi vive alle Celle, per raggiungere il centro storico o Miramare senza muoversi in auto; o magari consentire a qualsiasi persona che da via Lagomaggio deve andare al Cimitero Monumentale di farlo in modo comodo e confortevole. Così come ci immaginiamo che i tanti pendolari che dalla via Emilia si riversano su Rimini possano lasciare la macchina alla Fiera come polo scambiatore e prendere il Metromare o salire sulla bici e raggiungere la loro destinazione.
Egregio Onorevole Raffaelli, come può leggere Le parlo di spostamenti che non possono essere risolti con il treno. Potenziare il treno per gli eventi fieristici più importanti è fondamentale, ma, magari Lei non lo sa, giù accade e anzi si sta già lavorando per un ampliamento del servizio con le Ferrovie, la Regione e IEG. Ma questo è un altro discorso, di cui sa poco o nulla l’Onorevole Raffaelli.
Sull’analisi costi benefici, naturalmente brandita come minaccia per seppellire ogni cosa, forse l’onorevole Raffaelli non è a conoscenza che per candidarsi al bando del Ministero dei Trasporti a cui Rimini ha partecipato, è stato presentato un dossier con decine di elaborati, tra cui proprio anche uno studio (vero) di analisi costi benefici redatto da professionisti esterni sulla base delle Linee guida elaborate dallo stesso ministero dei Trasporti. Forse l’Onorevole non sa che a monte dell’ideazione di questo progetto c’è un lavoro di studio e analisi che questa amministrazione ha fatto in questi anni per redigere il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che ha costituito la base della progettazione presentata. Tra i numerosi progetti presentati al MIT in quel bando (tra cui anche quelli di Genova, La Spezie a Monza, Comuni di centrodestra, e Roma e Torino, governati dai 5 Stelle), sono in pochissimi ad avere come Rimini alle spalle l’elaborazione di una visione strategica e di una mobilità sostenibile come quella adottata nel PUMS. Questo era tra l’altro uno dei prerequisiti richiesti nel bando per avere accesso ai fondi, ci aspettiamo che il MIT ne riconosca l’importanza.
Invece di valorizzare gli sforzi di un territorio a cui lei stessa appartiene, l’Onorevole Raffaelli continua a remare contro senza neanche avere approfondito un progetto ambizioso, frutto di un lavoro tecnico approfondito. Mi aspetto che il progetto, il nostro come tutti gli altri, sia valutato dai tecnici sulla base delle valutazioni tecniche presentate e non soggetto ad altri giudizi. Se dal confronto tecnico emergono suggerimenti per migliorare siamo pronti, ma non accetto che si tirino le somme a priori senza entrare nel merito. E senza conoscere nulla, proprio nulla, se non il mero calcolo politico che nei mesi passati ha già cercato di stoppare i 18 milioni di euro del Bando Periferie e la soluzione per la realizzazione della Cittadella della Sicurezza.
Mi spiace onorevole, ma il progetto non è una idea vecchia di venti anni come lei afferma; si tratta di un progetto che vuole condurre la nostra città verso una idea di mobilità full electric a partire dalla mobilità pubblica, come stanno facendo grandi città come Parigi, Milano, Oslo.
Peraltro si tratta di un progetto che vuole anche costituire il primo tassello per migliorare la mobilità pubblica del contesto territoriale della provincia di Rimini: il PUMS elaborato da Rimini come comune capoluogo tiene conto anche di un confronto con gli altri comuni e enti interessati ed individua altre linee fondamentali su cui investire in sistemi di mobilità pubblica dedicati, dalla Valmarecchia alla Valconca.
Ci aiuti, semmai, Onorevole, a trovare le risorse per progettare anche quegli investimenti e realizzare quei collegamenti e si concretizzerà davvero una svolta nel sistema di mobilità sostenibile del nostro territorio. Prima dell’interesse di partito, pensi a quello della comunità che La esprime”.
Roberta Frisoni assessore comunale Rimini