"I riminesi meritano senza dubbio un’amministrazione diversa, più attenta e capace nella gestione delle risorse pubbliche e nella programmazione. I motivi addotti dal sindaco Gnassi e dalla sua amministrazione sono confusi, mentre è palese il tentativo, per altro fallito, di scaricare le proprie responsabilità sul Governo come alibi per la propria inadeguatezza. Una meschinità da parte del primo cittadino non riconoscere che una variazione così corposa di 4 milioni e mezzo, dopo soli 2 mesi e mezzo dall'approvazione del bilancio, dimostra tutta la debolezza e l’incapacità della sua amministrazione che sta navigando a vista. Risulta poi imbarazzante il lungo elenco dei comuni con aliquote Irpef più alte, che Gnassi enumera per giustificare la propria scelta nell’ottica del ‘tanto peggio, tanto meglio’. Vorremmo ricordargli che nel medesimo contesto economico di riduzione/azzeramento dei trasferimenti statali, determinate dai passati governi, ci sono stati comuni virtuosi e capaci che hanno eliminato l'Irpef, la tassa che incide per lo più sul lavoro dipendente e sui pensionati. Riccione docet. Prima di mettere le mani nelle tasche dei riminesi, già gravati dal nuovo regolamento Tari e occupazione suolo pubblico, un sindaco davvero attento alla propria comunità avrebbe potuto, ma soprattutto dovuto puntare più seriamente sul recupero dell'evasione fiscale, su un piano di dismissione delle partecipate o ancora sull'alienazione e valorizzazione del proprio patrimonio. Proprio come sta facendo la vicinissima Riccione. A volte basterebbe solo copiare da chi fa meglio e non da chi fa peggio!”
On. Elena Raffaelli (Lega)