"In questi mesi abbiamo preso atto con dispiacere della decisione della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Rimini di non correggere il tiro su quello che secondo il Comitato per l’Oasi di Torriana e Montebello è un grave errore: la riduzione dei due terzi dell’Oasi di protezione della fauna, ed area di particolare interesse per la conservazione degli habitat e della biodiversità di importanza nazionale ed europea. Per questo abbiamo deciso di rilanciare con maggiore forza tutte le iniziative possibili utili a mantenere alta l’attenzione su questo territorio che le persone vogliono tutelare, come certificano le oltre mille firme raccolte dal Comitato tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2020. La riduzione dell’Oasi per consentire la caccia ai cinghiali con il metodo della braccata ha gravemente alterato l’equilibrio di questo delicato ecosistema. La decisione presa, necessaria secondo le istituzioni per contenere il numero degli ungulati, ha purtroppo prodotto l’effetto contrario. I cinghiali braccati dai cani nel territorio non più protetto fuggono e invadono le zone circostanti, con effetti ancor più negativi sulle aree agricole e sulla sicurezza delle strade più vicine al territorio “braccato”. A nulla sono valse le richieste che abbiamo fatto in questi anni alla Regione e alla Provincia sottolineate a riguardo anche da un preciso parere di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), affinché venissero adottate le tecniche di controllo dei cinghiali più efficaci e rispettose dell’ambiente come indicato da ISPRA in diversi suoi documenti, scaricabili anche on line, e che torniamo a ripetere:
- Caccia di selezione con personale qualificato allo scopo
- Liberalizzazione del numero dei capi da prelevare con gli appostamenti fissi
- Ripristino dell’utilizzo dei chiusini mobili da parte degli agricoltori locali
- Evitare la braccata perché si favorisce un aumento dei cinghiali.
Dalle volontà dichiarate ai comportamenti reali, purtroppo, c’è tanta differenza. Ne è dimostrazione l’abbandono della gestione dell’Oasi a partire dai primi anni 2000. La battaglia portata avanti in questi anni dal Comitato è una battaglia di civiltà e per questo abbiamo deciso di rilanciare la nostra iniziativa con una riorganizzazione più efficace allo scopo. Abbiamo dunque deciso di trasformare il Comitato per il ripristino dell’Oasi di Torriana e Montebello in associazione di promozione sociale senza scopo di lucro (APS), con l’obiettivo di tutelare e valorizzare l’identità ambientale, sociale, culturale, economica e paesaggistica nell’ambito territoriale della vecchia Oasi e delle due valli, la Valmarecchia e la Valle dell’Uso, attraverso iniziative di promozione, attività didattiche, progetti di scopo, seminari, convegni e ogni altra attività finalizzata all’obiettivo.
La nuova associazione si chiamerà “OaSì – Insieme per le Valli” e verrà presentata ufficialmente dopo il disbrigo degli adempimenti burocratici per la sua formale creazione. La prima iniziativa avrà lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi descritti e raccogliere altre adesioni. Noi ci siamo e non ci arrendiamo".
Il Comitato per l’Oasi di Torriana e Montebello