"Il nuovo regolamento varato dall’Amministrazione comunale, unito ad un aumento sproporzionato delle rette a carico delle famiglie, sembrano indirizzare il fondamentale servizio della prima infanzia a Pennabilli verso una possibile chiusura. Il gruppo “Orizzonte Comune” esprime la massima soddisfazione per le misure attuate dalla Regione Emilia-Romagna nel settore dell’educazione della prima infanzia, ritenendo che il Nido d’Infanzia sia un servizio indispensabile per le famiglie in tutto il territorio regionale e fondamentale per evitare lo spopolamento delle aree interne come la nostra, l’Alta Valmarecchia. Purtroppo il Comune di Pennabilli sembra non ritenere questo servizio di sostanziale importanza per il nostro territorio.
I criteri per l’ “Attribuzione del punteggio e formazione della graduatoria stabiliti dal nuovo “REGOLAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA “NIDO D’INFANZIA” del Comune di Pennabilli, oltre a non essere in linea con le politiche regionali che ritengono l’asilo nido un punto di forza del welfare e pertanto sostengono il servizio con cospicue misure, disattendono completamente quanto previsto dalla normativa in materia, non prevedendo nessuna priorità di punteggio in favore di bambini disabili e svantaggiati e istituendo delle priorità che non garantiscono pari opportunità di accesso al servizio.
Le rette mensili, aumentate del 40% nel corso degli ultimi due anni, non prevedono una diversificazione delle rette in base al reddito in modo da permettere una contribuzione differenziata in relazione alle condizioni socio-economiche delle famiglie e sulla base di criteri di equità e di tutela delle fasce sociali meno abbienti.
L’AVVISO DI AMMISSIONE AL NIDO D’INFANZIA DEL COMUNE DI PENNABILLI Anno Scolastico 2022/2023 è stato pubblicato in data 19/07/2022, in notevole ritardo rispetto ai comuni limitrofi. Tale ritardo di pubblicazione non favorisce le iscrizioni lasciando le famiglie con l’incertezza sulla possibilità di fruire del servizio fino all’ultimo momento, mettendo in difficoltà l’organizzazione familiare e non consentendo la possibilità di ricerca di soluzioni alternative. Non condividiamo che un servizio così importante, sostenuto da cospicui finanziamenti regionali, non solo non venga considerato prioritario dall’attuale amministrazione comunale, ma non si rispettino le fondamentali regole di ammissione, non garantendo pari opportunità alle famiglie dei bambini richiedenti il servizio e non attuando tutte le misure possibili per rendere il servizio accessibile a tutti. Una misura per invertire il fenomeno dello spopolamento delle aree montane? Tutt’altro, un incentivo per le famiglie a spostarsi dal nostro comune verso realtà più appetibili".
Il Gruppo Consiliare “Orizzonte Comune”