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Opinioni 15:17 | 24/01/2021 - Rimini

Pecci (Lega) lancia le sue idee per la ripresa di una "Rimini al palo"

“Mentre a Roma si discute Sagunto è espugnata”. Da allora nulla è cambiato! Dopo un anno dall'inizio della pandemia a Roma si continua a discutere e sperperare denaro, mentre le aziende del Paese falliscono, qualche imprenditore si è ucciso, altri hanno subito i pignoramenti delle loro aziende ed il Ministero delle Finanze è pronto a riprendere la riscossione facendo da apripista per le esecuzioni immobiliari delle banche.

Rimini è al palo. Anche qui la maggioranza litiga sul candidato a sindaco per le prossime elezioni amministrative. Ho sentito, in questi giorni, ripetere da ristoratori, da albergatori, da commercianti: “Machissenefrega del candidato” “noi vogliamo lavorare perché è un anno che siamo fermi e non facciamo incassi ed abbiamo i debiti da pagare. Aiutateci! Datevi da fare”. La richiesta di aiuto non può essere disattesa. L'amministrazione comunale deve capire che gli operatori del settore del turismo sono quelli più colpiti dall'emergenza coronavirus e non solo le attività stagionali, ma anche quelle annuali che a causa del lockdown di Capodanno e la mancanza degli eventi fieristici hanno visto azzerare le loro entrate e l'avviamento commerciale delle loro aziende. Quando potranno riaprire dovranno ripartire da “zero” sapendo che ritornare al livello di presenze del 2019 non sarà facile, ma per Rimini non dovrà essere impossibile. Per fare questo occorre però pianificare il futuro a far tempo dalla primavera e dalle festività di Pasqua cioé dal 3 aprile 2021 decidendo adesso le azioni da seguire. Gli operatori turistici non possono aspettare le decisioni da Roma perché il Governo non è capace di perseguire una vera politica di rilancio. Lo ha dimostrato, ancora una volta, con la legge di bilancio del 2021 ove, per il settore turistico, ha previsto pochissime risorse nonostante sia uno dei settori economici più importanti del Paese. Dato che da Roma non ci si può aspettare nulla bisogna ripartire dal Comune, come si è fatto negli anni '70, perché questo è l'unico Ente che ha il rapporto diretto con il territorio e con gli imprenditori.

Ecco alcuni contributi che da Capogruppo Lega in Consiglio comunale desidero partecipare:

In primo luogo il comune di Rimini, tramite l'Anci, ove siede il sindaco, deve mettere in campo tutte le energie per far pervenire ai nostri imprenditori, rapidamente, i dovuti ristori che il Governo dice di voler corrispondere.

In secondo luogo il sindaco deve mettersi al fianco degli operatori del turismo per programmare, insieme, tutte le azioni per far ripartire il turismo riminese fin dal prossimo “ponte di Pasqua”.

In terzo luogo, dato che anche per i prossimi mesi, appena la tensione sul coronavirus calerà, potremo contare solo sul turismo italiano, atteso il blocco del mercato estero, il Comune dovrà lavorare per rilanciare il territorio in una visione, come detto poco tempo fa pubblicamente,  di "sistema" cioé mettendo insieme le risorse dei fondi strutturali, le risorse regionali e le risorse dello Stato per inventare un nuovo prodotto turistico, magari coinvolgendo i più noti operatori mondiali del turismo e lo Stato di San Marino che per Rimini è sempre una risorsa.

Il Comune deve poi sollecitare la regione Emilia Romagna affinché metta a disposizione le risorse finanziarie per lo sviluppo dei “contratti di rete” per tutte le categorie economiche e professionisti. Mai come ora “l'interazione digitale” e la “formazione” sono diventati gli strumenti per far fronte alla crisi economica ed avviare lo sviluppo del commercio e di tutte le attività imprenditoriali.

Multidisciplinarietà, complementarietà e costituzione di filiere produttive costituiscono imprenscindibili fattori di crescita sia per l'economia locale che per le singole imprese. Come insegnano i migliori docenti di economia per contrastare le crisi occorre “creare valore” perché la ripresa sarà molto selettiva ed i “tenant” mondiali ora, contrariamente al passato, potrebbero essere interessati  alla riviera riminese. E' indispensabile perciò che le Associazioni di categoria,  in sinergia col Comune, sviluppino una comunicazione che si rivolga ai “tenant” mondiali perché anche da noi si producono prodotti e servizi di qualità che non dovranno essere più legati solo alla soddisfazione dei desideri del cliente, ma anche al loro impatto sulla vita del cliente, sulle persone che interagiscono con lui e sull’ambiente circostante perché devono far vivere sempre un'emozione indimenticabile. Questo dovrà avvenire già al momento della scelta, sulle piattaforme digitali, della località e della struttura per le vacanze. Per questo sogno per Rimini una città che sappia distinguersi da tutte le altre destinazioni turistiche del mondo e che sappia suscitare una emozione sia essa culturale, ambientale, ludica e lavorativa. La digitalizzazione, la formazione e le "reti di impresa" ci possono aiutare in questo, ma occorre fare in fretta.

Marzio Pecci Lega Rimini