"I pini non si tagliano, ma si curano ed i parchi, una volta costruiti, non si distruggono. Succede sempre più spesso che qualcuno chieda di abbattere il pino secolare davanti a casa e l'amministrazione non sappia dire di no. E' successo due anni fa in via Vespucci e si è ripetuto, sulla stessa via, qualche giorno fa pochi metri dopo. L'amministrazione vuole liberare piano piano i pini sul marciapiede per favorire i negozi amici? Vuole eliminare un parco per costruire una infrastruttura? Abbiamo fatto una battaglia per il No al parco eolico bocciando un progetto speculativo che avrebbe irrimediabilmente compromesso lo skyline e non sarebbe stato compatibile con l'economia turistica, della nautica e della pesca. La Lega vuole proseguire questo percorso ambientalista perché col nostro programma per la città del futuro vogliamo interpretare una nuova politica per la tutela dell'ambiente. Il cambiamento climatico dovuto all'inquinamento, che in termini generali, è più grave della pandemia, ci fa guardare avanti e per questo stiamo gettando le basi per la nostra Rimini del futuro che dovrà essere una “città pulita” e più verde.
Questa è la ragione per la quale, qualche mese fa, abbiamo chiesto alla Giunta di pensare al progetto di Rimini città della bicicletta. Oltre a questo progetto vogliamo avere una città che riconverte le proprie forme di riscaldamento abitativo ad energia pulita e così pure l'energia per le aziende che dovrà derivare esclusivamente da fonti rinnovabili. Il nostro obiettivo, da futuri amministratori della città, è quello di avere nel 2050 una città “fine dust free” cioè senza polveri sottili. Così rispondiamo alle esigenze dei cittadini che, sempre più spesso, pongono tra le questioni sociali più importanti la sostenibilità ambientale. Vogliamo costruire una città più verde al contrario di questa amministrazione che abbatte pini secolari e riconverte i parchi in cemento come vorrebbe fare col Parco don Tonino Bello. La sensibilità della Lega Rimini per l'ambiente ci impone di chiedere di non abbattere alberi, ma di piantare alberi, almeno uno per ogni abitante. Rimboscare deve essere il verbo della futura amministrazione riminese, perchè gli alberi sono sicurezza geologica e ossigeno. Con questo progetto, vogliamo coinvolgere tutte le persone che hanno un terreno inutilizzato, oppure un giardino o una piccola area per piantare un albero. Per creare una maggiore sensibilità verso l'ambiente bisogna spiegare nelle scuole primarie l'importanza del rimbosco, le regole per piantare alberi e come scegliere la pianta preferita da piantare a casa propria oppure sul nostro lungomare, in via di riarredo, per proseguire ovunque vi siano aree libere inutilizzabili.
Un'idea semplice per una città che dovrà esseregreen! In questo caso il 21 novembre di ogni anno potremmo davvero festeggiare l'albero".
Marzio Pecci Lega Rimini