E’ curiosa, la politica. Cinque anni fa, quando con forza chiedemmo di modificare la tipologia del TRC ed il suo tracciato, proponendo un sistema di trasporto pubblico assolutamente più leggero, meno impattante, e che circolasse su una corsia protetta a margine delle corsie stradali già esistenti, i Piddini gridarono allo scandalo, al reato di lesa maestà: per Lorsignori, il TRC poteva essere costruito solo con la modalità "budello di cemento" che corre sopra le nostre teste, parallelo alla ferrovia, senza possibilità di alcuna variante. Non hanno voluto sentire ragioni. Poi si sono accorti dell’enorme errore in cui sono incorsi, ed infatti, per la supposta tratta Rimini - Fiera, hanno ipotizzato una soluzione che, guarda caso, ricalcava la soluzione da Noi invano proposta per la tratta Rimini-Riccione.
Meglio tardi che mai, potremmo dire...
Oggi i Sindaci di Misano e Cattolica si dicono d’accordo a pensare un piano di mobilità tra Riccione ed i loro Comuni, che possa essere “leggero”, “flessibile”, assolutamente “non impattante” e “non invasivo”. Bene. Quindi sposano in pieno la nostra idea. Allora perché, ci chiediamo, i Comuni di Cattolica e Misano, quando Riccione ha chiesto a gran voce di modificare il tracciato del TRC proprio secondo queste indicazioni, HANNO VOTATO CONTRO? Perché hanno lasciato che il PD sventrasse una città, “girandosi dall’altra parte”? Non siamo Noi che non pensiamo a fare sistema con gli altri Comuni. Sono Loro che ragionano un giorno in un modo, ed il giorno dopo dall’altro, a seconda delle Convenienze e delle Logiche di parte. Noi, rimaniamo coerenti a noi stessi. Sempre.
Fabrizio Pullè - NOI Riccionesi