"L'eventuale scelta del Governo di lavorare per la creazione di "Isole Covid Free" mi trova in totale disaccordo e per questo spero che il Ministero del turismo possa fare un passo indietro e ripensarci. La lotta alla diffusione del virus deve rientrare in un'operazione di contrasto di respiro nazionale, che garantisca a ogni territorio equità e pari opportunità, senza avvantaggiare l'uno a discapito di un altro. La campagna vaccinale sta procedendo a pieno ritmo. Certo, se avessimo tutte le dosi che ci spettano, potrebbe accelerare ancora di più. Ma comunque deve andare avanti con regolarità, secondo le linee già tracciate: prima i più anziani e le persone più vulnerabili. Non ci possono essere corsie preferenziali, anche perché, come sappiamo, tutto ciò, a cascata, si riflette negativamente su qualcun altro, generando disordine e storture. La procedura deve essere uguale per tutti. Solo così possiamo assicurare una reale ripresa della nostra economia e dell'industria turistica in tempi rapidi e all'insegna di una logica comunitaria, che rigetti meccanismi di campanilismo su un tema così rilevante come quello dell'intreccio tra piano vaccinale e turismo. Bisogna guardare oltre al proprio steccato e pensare a una ripartenza collettiva, senza scorciatoie. Come abbiamo più volte ripetuto, la pandemia la si sconfigge solo lavorando insieme. Così possiamo davvero rimettere in moto l'economia e farci trovare pronti per l'estate.Quello su cui serve concentrarsi ora è aumentare il numero di vaccini giornalieri".
Emma Petitti