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Tra i protagonisti di quegli anni formidabili come direbbero Veltroni e Minà, di Radio 3, senza classifica e senza far torto a nessuno credo, ma la mia è solo un’opinione, che la palma del virtuoso vincitore debba andare per meriti acquisiti sul campo e sull’etere, sicuramente a Lui: Fabrizio N.H. Tordi, il Conte di Coriano, Principe di Riccione, Marchese di Rimini, Barone di Brescia e Gavardo, da sempre iscritto alla libera Università di Urbino facoltà di Giurisprudenza dove si dice abbia sostenuto l’esame di Istituzioni di Diritto Romano su di un testo mai precisato (Mario Talamanca).
Lo abbiamo allevato, con cura, a latte e miele, ma il giovane virgulto ha superato di gran lunga ogni aspettativa. In campo musicale Roberto “Jaco” Agostini, il Professore, lo ha plasmato con vibrazioni incredibili, ma la “razza” c’era perché i fratelli Tordi, Giuseppe, Fafo e Broca, erano già allora virtuosi della “canafoia”. Pierpaolo “Willy” Villani lo ha indirizzato agli studi legulei, ma senza troppa fortuna. Massimo Pulga gli ha insegnato le buone maniere del perfetto gentleman inglese. Roberto “Pommy” Pari lo ha indirizzato all’arte del silenzio. Paolo Monti gli ha prestato con grande rischio la Bmw 5.20 e questo lo ha reso oltremodo pericoloso. Giuseppe “Siculo” Arangio gli ha sempre coperto le spalle al Funny e al Jimmy. Io confesso le mie colpe, l’ho reso a torto o a ragione, quello che è, e soprattutto quello che sarà. Radio 3 è stata una palestra eccezionale e per questo saremo sempre grati ai fratelli Pulcinelli e a tutti coloro che hanno vissuto con noi quella esperienza che ci ha imprintati. Saremo ancora assieme lunedì 29 novembre ore 20 alla Greppia di Coriano. Prenotatevi, ancora pochi posti disponibili.
Rurali sempre
Enrico Santini
