“Una premessa è d’obbligo, il ‘Cura Italia’ è doverosamente una prima risposta e non quella definitiva all’emergenza, tanto è vero che il Governo ha già preannunciato un secondo step nel nuovo decreto in arrivo ad aprile. Consci di quale e quanta ricaduta abbia il Covid-19 sull’economia del nostro territorio, ci adopereremo quindi a fondo in queste settimane perché il comparto turismo abbia nel prossimo provvedimento un’attenzione mirata”. Il segretario provinciale del Partito Democratico Filippo Sacchetti si pone al fianco del “motore” delle nostre comunità, oggi più che mai sotto una pesantissima spada di Damocle, e assicura impegno massimo in un’azione da trait d’union appunto con i rappresentanti di governo,
“La Riviera e la Romagna sono fra le aree che rischiano di pagare a più caro prezzo il contagio, perché qui non si producono solo materie o manufatti, ma anche e soprattutto ospitalità. Se altrove il ritorno alla normalità farà ripartire la produzione, da noi ci vorrà tempo per rimettere in moto oltre che la macchina anche e soprattutto il flusso turistico. Specie quello estero, dove l’emergenza è indietro di qualche settimana e per veder cessare limitazioni e spostamenti ci sarà probabilmente bisogno di tempi più dilatati” aggiunge Sacchetti, per poi ribadire: “Siamo vicini al grido d’allarme lanciato dalla presidente dell’Associazione Albergatori Patrizia Rinaldis e appoggiamo lo spirito degli emendamenti con cui la guida dell’Aia chiede di estendere agli operatori ricettivi e turistici le misure su utenze, mutui agevolati, versamenti assicurativi, ritenute contributive e premi. E condividiamo in pieno quanto sostenuto dall’assessore al bilancio del Comune capoluogo Gianluca Brasini sulla necessità di estendere agli enti pubblici la sospensione di tutti gli adempimenti fiscali”.
“Questo primo decreto "salva italia" è insufficiente per rispondere alle criticità del comparto turistico, basti pensare che il tema del credito d'imposta per gli affitti non viene esteso alle strutture ricettive (perchè non sono oggetto di chiusura), sarà quindi nostra cura in queste settimane che ci dividono dal nuovo decreto di aprile rappresentare al meglio le conseguenze di una stagione più che pregiudicata e di mettere sul tavolo ogni istanza per far sì che un settore vitale per l’economia locale abbia il sostegno necessario per cercare di uscire da questa drammatica situazione. La Regione ha già in programma iniziative di sostegno sia economiche, sia per la strategia di promozione straordinaria del prodotto. Un buon lavoro che è già stato avviato." conclude il segretario provinciale.