"Sui fatti di reato, il presunto stupro di una ragazza fatto dal figlio di Grillo e da suoi amici, si pronuncerà la magistratura. Ma sulle parole di Grillo, nel suo essere uomo, politico e padre, mi permetto di esprimere un forte sdegno a titolo personale e in nome delle donne. Il politico del Vaffa, dell’uno vale uno, urla in una sua visione dei fatti con la quale:
- Offende la ragazza, sputa sentenze su un stupro, sui tempi della denuncia insinuando ad arte tutti quei dubbi tipici delle più becere letterature in materia e ciò che è gravissimo, alimenta quel comportamento del pubblico ludibrio e del non essere creduta che porta molte, troppe donne a non sporgere denuncia. Tutto ciò che la società civile combatte quotidianamente.
- insulta quella magistratura che era eroica quando inquisiva Berlusconi ma non ora che indaga su suo figlio;
- fa passare il messaggio che la sua Giustizia giustizialista, quella che lui stesso ha gridato nelle piazze, va bene per gli altri ma non per suo figlio.
Gravissime queste parole dette da un padre che tradisce il suo ruolo di educatore, da un uomo che dovrebbe tutelare la parità di genere e le donne, da un politico che dovrebbe essere un esempio per la Nazione".
Grillo, senza appello.
Erika Seta Coordinatrice Regionale Emilia Romagna Azzurro Donna - Forza Italia