“Sulla base del parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, resta confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle università anche per la prossima settimana per le tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna“. Questo il comunicato del Presidente Bonaccini, ma noi crediamo di essere vicini al vero se affermiamo che lo stesso avrebbe voluto le scuole e università aperte. La politica del PD che amministra la Regione, la Provincia e il Comune di Rimini lascia basiti e getta nella confusione il cittadino che deve "organizzare" la propria vita familiare e lavorativa. A fronte del Provvedimento dell'Autorità che chiude asili, Scuole e Università v'è chi, incaricato di far osservare il Provvedimento, assume decisioni in contrasto con quel Provvedimento, magari autorizzando un Consiglio Comunale a Rimini, mentre in altro comune si tiene a "porte chiuse", oppure, come qualcun altro comune, più diligentemente, evitano di convocarlo. Tale modo di operare impedisce al cittadino di capire cosa sta succedendo e se l'allarme diffuso con i provvedimenti presi è fondato o no. Purtroppo l'arroganza del potere, che prescidendo dal rispetto delle leggi, fa e disfa ed a Rimini è divenuta la regola: ognuno fa ciò che vuole. Noi non ci arrenderemo mai di fronte a chi abusa del proprio potere per piegare quei i diritti di libertà al proprio interesse di potere. Questo lo denunceremo sempre sulla stampa e nelle piazze e, se necessario, anche all'Autorità Giudiziaria sia che si tratti del Presidente del Consiglio comunale, che del Sindaco o del Prefetto. Siamo sempre stati e siamo disponibili al confronto rispettoso con la Pubblica Amministrazione, a condizione che questa tuteli i diritti dei cittadini e fra questi il diritto alla salute sta al primo posto. Lo abbiamo fatto in passato sulla chiusura dei punti nascita o sul depotenziamento del reparto di senologia a Santarcangelo o contro le liste di attesa. Per questo oggi vogliamo sapere esattamente come è la situazione a Rimini e cosa sta facendo la sanità riminese per previnire il diffondersi della infezione del coronavirus. Le comunicazioni del Sindaco di Rimini nell'ultimo consiglio comunale, ove il Presidente ha impedito al capogruppo Lega di ricevere i chiarimenti, con la motivazione che in tali casi non è ammesso il dibattito, non hanno rassicurato nessuno. Il Sindaco si è limitato a comunicare il contenuto dell'Ordinanza Regionale e della Circolare che ad essa si riferisce ed ha sottolineato che la situazione sanitaria evolve positivamente. Le persone controllate non sono state colpite dal virus e che quindi tutto va verso il meglio. Contemporaneamente però afferma di aver sottoscritto una ordinanza sindacale, contingibile e urgente, per destinare un intero reparto dell'ospedale di Rimini per far fronte alla futura emergenza. Ad avviso del capogruppo della Lega ciò sta a significare che il fenomeno infettivo costituisce un serio pericolo, ma non conosciamo il grado che potrà avere. Il diritto del cittadino di conoscere come stanno le cose non può essere frustrato dal silenzio e dalla incapacità delle persone che sono chiamate a governare il fenomeno.
Marzio Pecci capogruppo consiliare Lega