Troppo spesso noi cittadini, presi dai problemi quotidiani, ci dimentichiamo di far parte di una comunità, verso la quale abbiamo doveri e responsabilità. Una comunità sempre più fluida, nella quale finiamo per non conoscere nemmeno i vicini di casa. In questo contesto una politica fatta di estremismi, e un forte individualismo, non agevolano di certo il dialogo e la collaborazione, disgregando ulteriormente i rapporti tra noi cittadini.
Diamo vita oggi a “La mia Santarcangelo” proprio perché restiamo convinti che l’essere civici debba essere dialogo tra le diverse anime di una comunità, senza etichette, dialogo tra idee differenti per giungere a soluzioni comuni, nell’interesse collettivo.
La mia Santarcangelo è un progetto di cittadinanza attiva, un progetto di conoscenza e consapevolezza di un territorio e dei suoi abitanti. Un progetto inclusivo che vuole fare rete, aperto a tutti, a chi a Santarcangelo ci è nato, ci vive o lavora. La mia Santarcangelo è la tua Santarcangelo, il tuo punto di vista, il tuo sapere, le tue proposte. La mia Santarcangelo è la nostra Santarcangelo, una città che amiamo, da riscoprire, così come la nostra storia e le nostre radici. Per far questo scegliamo la strada più difficile, quella del lavoro quotidiano, dell’ascolto e del dialogo, concentrandoci sul territorio e i suoi problemi. Cittadini che si incontreranno e lavoreranno per analizzarne le criticità, per riscoprire la nostra Santarcangelo, raccontando storie, ed intervistando cittadini più o meno illustri, tutti protagonisti della nostra comunità. Ci sporcheremo le mani per rendere ancora più bella la nostra città, con iniziative concrete e lo faremo insieme a tutti i santarcangiolesi che ne sentiranno il bisogno. Un progetto che parte ora, a ridosso delle elezioni comunali, ma che non si presenterà come lista, non si schiererà proprio perché aperto a tutti. Comprendiamo la delusione di chi, in maniera strumentale, già ci collocava a favore di qualcuno. Valuteremo il prossimo sindaco solo sui fatti, saremo critici e costruttivi come accaduto in passato, disponibili al dialogo con chiunque lo riterrà utile
Roberto Biondi e Roberto Zanni