Potrebbe sembrare un problema di calura estiva, ma in realtà si tratta del nuovo gioco dell’estate 2019 “Si può dire che?”. E tu puoi dire tutto quello che ti pare. Ed è talmente globale e democratico che non fa distinzione tra classi o posizioni rappresentate; tutti possono partecipare. E poi puoi giocare sempre, non importa il contesto, né la situazione, né il mezzo. Donald Trump, sul palco del Amway Center of Orlando per lanciare ufficialmente la campagna per la rielezione nel 2020, ha giocato il suo “Si può dire che solo George
Washington è stato meglio di me?”. Che poi vince chi la spara più grossa, e qui si vede il fuoriclasse. La classifica attuale nostrana ha oggi un vincitore indiscusso, Tomaso Montanari, critico d’arte apparso anche su uno dei temi della nuova Maturità. “Si può dire che il maestro SCESPIRELLI era un insopportabile mediocre, al cinema inguardabile?” Considerando che l’incredibile regista ci ha lasciato solo qualche giorno fa, nonostante l’abbia detta proprio grossa, presumo verrà squalificato per mancanza di tatto. Signori, è pur sempre un gioco! Anche se in effetti si può attivare in situazioni poco giocose. Come ad esempio durante la missione dell’Istituto meteorologico danese nel Nord-Est della Groenlandia. Missione fallita perché il materiale meteorologico e oceanografico non è stato rinvenuto a causa dello scioglimento precoce e veloce del ghiaccio. E lo scatto surreale degli husky che corrono sull’acqua cristallina (in foto) non ha comunque placata la smania da gara dei ricercatori dell’Istituto. “Si può dire che è una giornata insolita e che ogni evento collegato al tempo estremo è difficile ricondurlo esclusivamente al global warming”? Certo hanno giocato d’azzardo, ma d’altronde c’è Trump in partita.
Stefania Bozzo