"È di questi giorni la proposta di protocolli di intesa tra Regioni, Confindustrie e medici d’azienda, per estendere la campagna vaccinale alle aziende. Le proposte, che in qualche caso sono già diventate veri e propri accordi, prevedono, a partire dalla disponibilità del datore di lavoro, la somministrazione del vaccino da parte del medico competente, a sua volta resosi disponibile, in azienda a tutti coloro che vi lavorano e che volontariamente aderiscono all’offerta.
Come sottolineato da tutti, il vaccino è la soluzione che permette di contenere l’espansione del contagio e tornare di conseguenza ad una vita normale. Occorre dunque, per ripartire, procedere a tappe forzate nella vaccinazione di tutti coloro che vorranno essere vaccinati, partendo ovviamente dai soggetti fragili: ma per farlo è fondamentale rinsaldare la collaborazione e la sinergia tra istituzioni e attori economici e sociali del territorio.
Penso che questa proposte possa diventare concretezza in Emilia Romagna. Penso poi a Rimini e a come debba prepararsi ad affrontare l'imminente stagione estiva.
Se, in parallelo alla campagna vaccinale vera e propria, gli hotel e il tessuto imprenditoriale dell’ospitalità territoriale, potessero attraverso protocolli d’intesa vaccinare con i medici aziendali i numerosi dipendenti che gravitano attorno al mondo del turismo, la spinta propulsiva sarebbe fondamentale.
L’intento del presidente Bonaccini, ribadito anche quest’oggi dallo stesso in interviste sui quotidiani nazionali, è quello di vaccinare tutta la regione in pochi mesi. È una questione primariamente di dosi, di gestione delle risorse e di organizzazione, ma anche logistica: gli accordi con i settori industriali possono rientrare in questa proposta migliorativa, per raggiungere il più alto numero di iniziazioni nel minor tempo possibile. Tutti vogliamo uscire da questo impasse rappresentato dalla pandemia, ma serve l’aiuto di tutti e una organizzazione efficace".
Jamil Sadegholvaad