"La settimana rosa nel suo nuovo format ha fatto un grande salto di qualità. Coinvolgendo l’entroterra e scegliendo eventi di livello ha cambiato pelle. Potente da un punto di vista comunicativo ed emblematica nella capacità di tenere insieme un territorio, che è anche destinazione e prodotto. A Riccione, il sindaco ha voluto eventi a calendario che richiamano il mondo delle disco e della notte. Eventi in cui l’assembramento è assicurato. Un calendario scelto dal sindaco e dall’assessore al turismo ben prima che i medesimi eventi fossero inseriti con il suo benestare nel calendario della Notte Rosa. Insomma li avrebbe fatti ugualmente, con i rischi di assembramento connessi e che peraltro sono già una routine da settimane.
Come interpretare quindi la presa di posizione dei 4 presidenti dei consorzi?
1) non si fidano evidentemente della gestione dell’ordine pubblico e degli inevitabili rischi connessi a questo evento da parte del sindaco della città.
2) decidono di farsi beffa del principio di “insieme e territorio” in cui abitualmente collaborano supportati dalla Regione Emilia Romagna che ne finanzia le attività e i progetti?
Pensano “ingenuamente” che la notte rosa a Riccione possa essere “abolita” con questa dichiarazione? A tal fine del tutto inutile.
Pensavano davvero che gli eventi delle Albe in controluce con dee jay set delle disco e la piazza di Radio Dee Jay già in programma nel calendario eventi Riccionesi ben prima della notte rosa li avrebbe tutelati dai rischi connessi? Gli assembramenti e i disordini pubblici di queste settimane guarda caso non li hanno attivati. Oggi si svegliano!
Ma la settimana rosa ci sarà. Indipendemente da loro e da questa dichiarazione “pseudo secessionista”. Dovrebbe essere un grande evento collettivo finalizzato alla rinascita. E alla consapevolezza della propria identità: l’accoglienza. Perché osteggiarlo piuttosto che gestirlo?
Sarebbe stato bene forse sostituire il comunicato stampa con un intervento di sollecito rivolto al sindaco affinché garantisse la partecipazione ai tavoli della prefettura per garantire un adeguato svolgimento della stagione turistica. Indipendemente da questa dichiarazione in ogni caso i consorzi, gli hotel e i ristoranti faranno giustamente il loro lavoro a beneficio della collettività. Sarebbe straordinario se questa terra riuscisse, stando unita, a dimostrare che l’accoglienza può coesistere con la lotta al covid e il bisogno di sostenere l’economia locale. Ed è probabilmente anche quello che pensano alcuni dei loro associati. A leggere i loro messaggi questa posizione non è del tutto nota e condivisa. Ma, malgrado le giuste preoccupazioni, c’è chi capisce che la gestione è l’esatto opposto della contrapposizione. E che non tutti gli hotel sono family, bike o sport. Che non tutti gli hotel hanno la forza di chiamarsi fuori da una opportunità.
Che non tutti gli hotel e i bar, i ristoranti e i commercianti hanno la forza di farcela da soli. Ma hanno bisogno di rappresentanti e dirigenti politici che sappiano gestire la complessità e i loro piccoli, ma non meno importanti, interessi.
Ps: ma la settimana di eventi della ride week o del MotoGP non li preoccupa?"
Sabrina Vescovi consigliere comunale Pd Riccione