"Siamo assolutamente consapevoli e concordi che la situazione dell'emergenza sanitaria limita e modifica i rapporti da tenere con l'utenza ma pensiamo anche che si debba garantire comunque una buona risposta ai cittadini…a tutti i cittadini. Proprio in questa situazione in cui le persone dovrebbero essere tutelate e agevolate nel fruire dei servizi si dovrebbe pensare a come fornire informazioni rapide ed efficaci all'utenza spesso disorientata.
Giungono numerose segnalazioni da parte di cittadini che trovando ormai da mesi lo sportello al cittadino chiuso sono costretti ad attendere tempi lunghi per non ricevere spesso neppure un'informazione di base sentendosi replicare, il più delle volte in maniera neppure troppo gentile, di utilizzare la modalità telefonica per prendere un appuntamento con l'ufficio di interesse.
Clamoroso, a mio avviso, il caso della signora con invalidità al 100% con gravi problemi di deambulazione ed equilibrio, alla quale qualche giorno fa, è stato negato di essere accompagnata dal figlio all'interno dell'ufficio... nonostante avesse preso regolare appuntamento e si fosse presentata puntuale nel giorno e orario stabilito...appuntamento preso tra l'altro per il rinnovo del permesso invalidi....paradossale...ricordiamo che anche il Dpcm prevede l'eccezione numerica negli ingressi contingentati delle persone con disabilità e figli minori di 14 anni.
I decreti e i provvedimenti vanno attuati in toto, non solo per il lato restrittivo che tanto piace evidentemente a certa parte dell'amministrazione. Sarebbe il caso di usare un minimo di buon senso e valutare la situazione soprattutto in presenza di persone anziane o con particolari difficoltà che hanno bisogno quanto meno di un supporto umano oltre che materiale visto che spesso non hanno dimestichezza con gli strumenti informatici. Non si può "mettere alla porta" quella fetta di popolazione che necessita ancora del rapporto diretto con gli uffici e in assenza di questo almeno dare un segnale di accoglienza per un primo orientamento e una prima informazione sui servizi erogati.
Lasciamo dunque all’amministrazione la propria esultanza e autoesaltazione nel pubblicizzare periodicamente i dati delle certificazioni on-line o nella ‘velocità’ di tempi per il rilascio delle Cie precisandogli che i servizi che necessitano di una forma di erogazione diversa da quella digitale sono diversi e molteplici e sicuramente diminuirebbero la distanza fra cittadino e pubblica amministrazione che è il vero gap da superare per rendere un servizio efficace e rispondente alle esigenze delle persone comuni.
Riassumendo... NON SI PUÒ DIRE A UNA PERSONA DI PIÙ DI 80 ANNI CHE SI PRESENTA ALLA PORTA IGNARA DELL' APPUNTAMENTO CHE:... " SE HA BISOGNO DEVE PRENDERE APPUNTAMENTO"!! "PER PRENDERE APPUNTAMENTO DEVE TELEFONARE"!!!
È necessario aiutare questa fascia di cittadini più fragili non complicargli le cose... se una persona è già davanti alla porta è così complicato dargli l'appuntamento?
Infine voglio ricordare che numerosi comuni confinanti e limitrofi al nostro hanno avuto fino ad oggi uffici per le relazioni col pubblico sempre aperti...da molti mesi...alcuni pare non abbiano mai chiuso...!
Certo l'ultimo provvedimento regionale, per il quale siamo perplessi e contrari, va nella direzione della chiusura degli uffici ma fino ad ora trincerarsi dietro a un dpcm che non dava disposizioni così restrittive ci pare sinceramente ingiustificato".
Walter Vicario Commissario Forza Italia Santarcangelo