“Il salasso fiscale con iniqua doppia imposizione sulla pensione per i cittadini frontalieri, la restituzione della cittadinanza italiana a chi si è trovato a dover scegliere quella sammarinese nonostante ci sia una legge dello Stato, la 5 febbraio/1992 numero 21 che “consente di conservare la cittadinanza italiana nel caso si sia già in possesso di una straniera” e il caso dei soggiornanti, sorta di cittadini ombra privi di diritti fondamentali quali l’assistenza sanitaria: oggi, insieme al deputato Andrea Gnassi che sta già seguendo la vicenda da vicino ed è al lavoro su una proposta di legge mirata insieme al collega Toni Ricciardi, ho incontrato nella sede di via Maestri Comacini a San Marino Città i vertici del Comites: il presidente Alessandro Amadei, il membro dell’esecutivo Marina Rossi e diversi esponenti e pensionati mi hanno rappresentato una serie di paradossi di cui mi impegno a farmi carico personalmente da consigliera regionale”. Così la candidata del Partito Democratico Alice Parma, che entra quindi nel merito singolarmente dei tre aspetti.
“Due anni fa, gli ex lavoratori frontalieri hanno iniziato a ricevere dall’Agenzia delle Entrate cartelle esattoriali che chiedevano conto della pensione percepita, quando una specifica Convenzione stabilisce che devono essere tassate solo in uno Stato, quello in cui si è lavorato. Il problema da troppo tempo affligge da vicino diversi pensionati ex frontalieri e le rispettive famiglie, ma soprattutto in prospettiva andrà a investire anche gli oltre 8.000 lavoratori italiani che ogni giorno salgono sul Monte Titano. Il presidente Amadei ci ha fatto presente che una Circolare di anni fa stabiliva la convocazione di un Tavolo Bilaterale per affrontare e risolvere l’ingiustizia e ci ha chiesto di sollecitare il Governo alla convocazione di questo tavolo” spiega Parma, passando quindi al tema dei soggiornanti: “Sono quei cittadini italiani immigrati cui non viene riconosciuta la residenza ma un permesso di vivere a San Marino, permesso speciale che va rinnovato ogni anno: si tratta per lo più di ricongiungimenti familiari e conviventi more uxorio che possono vivere sul Titano ma senza godere dei diritti fondamentali e dell’assistenza sanitaria. Fra l’altro sono in uno status anomalo anche in fatto di documenti, perché per l’Italia rientrano fra gli Aire, i residenti all’estero, ma una residenza da San Marino non viene riconosciuta e, tanto per fare un esempio, la patente di guida riporta un falso. Il Comites chiede all’Italia un accordo in via bilaterale con San Marino che prevede un dialogo fra Inps e Iss per la copertura sanitaria e assicurativa e lo solleciteremo fin da subito”.
Infine, si è affrontato il caso della restituzione della cittadinanza italiana a chi l’ha persa. “La legge 5 febbraio/1992 fa conservare la cittadinanza italiana a chi è già in possesso di una straniera, il problema si verifica invece per gli italiani residenti all’estero quando accordi internazionali o norme statali straniere impongono a coloro che richiedono la cittadinanza del Paese di residenza di rinunciare a quella di origine. Come appunto a San Marino, dove la doppia cittadinanza è prevista solo per i cittadini d’origine e non per i naturalizzati. C’era un progetto di legge per la restituzione presentato tempo fa da Fucsia Nissoli del Partito Democratico che ci si chiede di rilanciare adeguandolo ai tempi ed è quello che intendiamo fare” conclude la candidata consigliera.