L’autunno è alle porte e con esso un maggiore rischio idrogeologico sui territori romagnoli ma a distanza di 4 mesi nei comuni alluvionati non è ancora arrivato un euro dal governo. Niente alle tante aziende in ginocchio che devono programmare il proprio futuro, niente alle famiglie che intanto hanno dovuto sostituire impianti, elettrodomestici, veicoli e tutto quello che il fango ha danneggiato e distrutto. E niente ai comuni romagnoli chiamati urgentemente a riparare le ferite alle infrastrutture viarie e al territorio ma che tuttora non sono in grado di agire per mancanza di risorse.
Il governo, nonostante le passerelle e le tante promesse, fino ad ora è stato capace soltanto di alimentare rabbia e frustrazione per i continui rinvii nell’erogazione dei ristori. Il commissario Figliuolo ha comunicato qualche giorno fa che entro il 15 novembre famiglie e imprese potranno presentare domanda per i ristori. Quindi a distanza di ben sei mesi dall’alluvione saremo appena alla fase di raccolta delle richieste. Davvero una lentezza vergognosa e inaccettabile da parte del governo nei confronti di un territorio che con fatica e tanti sacrifici ha sempre dato un grande contributo nel trainare l’economia del Paese. L’esecutivo Meloni si svegli o la rabbia della Romagna ferita travolgerà tutto, così come ha fatto il fango in questa terra ”.
Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.