“Al TTG di Rimini, la fiera internazionale del turismo, è andata in scena l’ennesima puntata della patetica sceneggiata del governo e delle forze di maggioranza che ancora una volta, come dischi rotti, tornano a farneticare di uscita dei balneari italiani dalla direttiva Bolkestein e rivendicano con orgoglio di essere affaristi, faccendieri, difensori di caste e lobbisti. Sempre al fianco degli interessi di pochi e mai di quelli della comunità.
In questo senso la Bolkestein si macchia di un vizio inaccettabile per i lobbisti della destra: chiede trasparenza, concorrenza, maggiori diritti per tutti e non solo per alcuni privilegiati. Perché il tema delle concessioni non riguarda solo gli attuali concessionari ma anche i cittadini, le associazioni ambientaliste, i comuni, l’intero sistema economico delle località balneari. Tutti interlocutori che Lega, FI e FDI hanno sempre escluso dal confronto sulla riforma.
Anche gli attuali concessionari però hanno capito che la propaganda dell'esecutivo Meloni è soltanto il tentativo maldestro di mascherare incapacità e anni di promesse mancate.
Dal palco del TTG avremmo voluto ascoltare membri del governo condividere la nostra posizione, ossia che la Bolkestein è l’opportunità di costruire un nuovo futuro per il comparto con maggiori diritti per i cittadini, maggiore certezza per i concessionari e l’occasione di sbloccare investimenti fondamentali per rendere più sostenibili, innovative, competitive le nostre spiagge e quindi più forte la nostra offerta turistica; e invece abbiamo ascoltato la solita inaccettabile sceneggiata.”