La crisi pandemica si è ormai trasformata in crisi sociale. Si è allargata la forbice tra chi sta ripartendo e chi non riesce a farlo, Crescono i nuovi poveri. I dati della Caritas di Cattolica sono chiari: negli ultimi 12 mesi 30 mila pasti per chi non ha soldi per mangiare e…… pacchi consegnati a famiglie entrate in povertà relativa o assoluta. A questo si aggiungono nuovi e profondi disagi psicologici individuali e familiari. Di quest’ultimi a pagarne il prezzo più alto sono due fasce d’età: adolescenti ed anziani. Mentre, aumenta anche il fenomeno della violenza sulle donne. Uno scenario che implica potenziamento e rinnovamento del welfare cittadino. Soprattutto di quello di prossimità, quello più vicino ai cittadini, offerto da amministrazione e uffici comunali.
“Siamo di fronte a problemi che chiedono risposte immediate, che implicano il potenziamento dei servizi già esistenti e, con la prossima amministrazione la creazione di nuovi strumenti e progetti a bando, costruiti con le realtà del terzo settore. Compito del welfare comunale deve essere quello di porre al centro della sua attività il nucleo base della vita sociale: la famiglia e il suo bisogno d’aiuto”, spiega Daniele Cerri.
Cerri è psicologo e psicoterapeuta, ha fatto parte del team nazionale creato per il sostegno da trauma terremoto, membro dell’associazione “Cattolica per la Tanzania” (costruisce in quel Paese scuole e ospedali), attuale assessore alle Politiche sociali della Regina dell’Adriatico è uno dei candidati nella lista in sostegno a Mariano Gennari, “SiAmo Cattolica”.
Il cuore del nuovo welfare sarà il Parco della Pace. “Un luogo dove ospiteremo strutture e iniziative per i giovani. Lockdown ha significato disturbi nelle relazioni con gli altri, disagi come ansia, insonnia, crisi di panico. Gli adolescenti hanno bisogno di un luogo dove ricostruire relazione con gli altri. Al Parco della Pace lo faranno grazie a cultura – cinema, teatro, corsi di formazione - studio e sport di base”. Nello stesso tempo il Parco diventerà anche luogo d’aggregazione per la terza età che ha bisogno di rompere la solitudine imposta dalla pandemia. Riguardo ai giovani, si tratta di un problema evidente per tutta la Riviera, visto l’espandersi estivo del fenomeno baby gang e del bullismo. Un tema da affrontare con una forte azioni culturale, che veda coinvolta e partecipe prima di tutto la famiglia.
Nello stesso tempo l’impegno di “SiAmo Cattolica” è per il potenziamento degli efficaci strumenti già adottati dall'attuale Giunta Gennari. “La crescita della povertà relativa, famiglie che sono scivolate su livelli di reddito improvvisamente più basso, chiede di ampliare lo strumento del saldo e stralcio. La famiglia che non può sostenere i costi per acquisto di libri scolastici o per la mensa, versa solo la cifra anche bassissima di cui dispone e il resto viene coperto dal Comune”. Senza dimenticare il problema inclusione dei cittadini extracomunitari. Daniele Cerri ricorda come su iniziativa del suo assessorato sia stato avviato un protocollo d’intesa con la Prefettura per l’utilizzo di mediatori culturali, per portare verso una reale integrazione linguistica, culturale e sociale di chi proviene da Paesi lontani dal nostro modo di vivere. Mentre per la violenza di genere, 100 richieste d’aiuto per fatti violenti in famiglia da parte di donne del distretto sud della Riviera, raccolte dal centro distrettuale antiviolenza nell’ultimo anno, la scelta sarà quella di implementare ulteriormente la collaborazione con la rete territoriale del volontariato. Spesso, infatti, a creare le condizioni di fatti gravissimi è il contesto d’emarginazione culturale ed economica, in cui è abbandonata una famiglia.
“Abbattere le diseguaglianze, dare risposta ai problemi individuali e collettivi, siano essi economici o psicologici, è doveroso per la nostra comunità. Degrado sociale significa degrado della città, della sua qualità di vita. Cattolica con la partecipazione e il contributo di ogni cittadino può e deve fare molto in questo campo. L’esempio concreto ed efficace deve arrivare principalmente dall’amministrazione comunale. Un compito che assolveremo nel prossimo mandato, mettendo anche tutto il terzo settore nelle condizioni per operare al meglio, grazie alla piena collaborazione del welfare comunale”, conclude Daniele Cerri