Le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Rimini e dell’ex sindaca di Santarcangelo, a proposito di Valmarecchia, non ci sorprendono.
Jamil Sadegholvaad ha già segnalato in passato il rischio di una Valmarecchia spaccata, desertificata, scollegata dalla Riviera, buona solo per il picnic domenicale.
Il problema è che la sua Provincia agisce proprio al contrario, nei fatti, da sempre. I suoi funzionari agiscono diversamente e proprio il recente PTAV (Piano Territoriale di Area Vasta) della Provincia va proprio in senso opposto. Idem la Regione, che storicamente ignora la Marecchiese nei suoi documenti di programmazione.
Analogamente l’ex sindaca Alice Parma, la più assente nel dialogo sulla Marecchiese in questi anni.
Assente, ma fortemente impegnata ad evitare che la ‘sua’ Santarcangelo fosse interessata da qualsiasi intervento utile a connetterla con l’Alta Valle. Certo, bene il Metromare e tutto quel che – giustamente – serve a collegarla con la Riviera, ma rispetto alla Valmarecchia ha sempre manifestato disinteresse, se non desiderio di intralciare ragionamenti diversi dal lasciare tutto com’è.
Vorremmo andare oltre le scontate ricette, le stesse proposte da 30 anni, per fare una domanda ad Alice Parma: i servizi di cui parla, compresi quelli in ambito sanitario, come si migliorano se per raggiungere un ospedale e muovere un’ambulanza, serve un viaggio della speranza lungo la Marecchiese?
La strada è insicura, condividiamo, ma per renderla sicura e utile non servono biciclette e uccellini che cinguettano al posto delle macchine. Perché la gente deve muoversi e deve farlo in tempi sostenibili con quelli della famiglia e del lavoro.
Abbiamo più volte denunciato lo spopolamento dilagante. La gente, nel corso del tempo, si è trasferita vicino a dove c’è lavoro e servizi, scendendo quindi verso valle. Se si vuole invertire questa tendenza, la Valmarecchia va resa attrattiva per potenziali imprenditori, per infrastrutture e servizi. Poi, dopo, possiamo parlare di biciclette e mobilità.
E, come invece pensa la Parma, non è il trasporto pubblico la soluzione di tutti i problemi. E’ una visione miope, che purtroppo mostra poca conoscenza della realtà.
Ora la Marecchiese, tornata sotto il controllo di ANAS, attende le proposte progettuali che il viceministro Bignami aveva preannunciato per inizio autunno. Abbiamo anche un sogno: connettere la valle alla Toscana e a San Marino molto meglio di ora. Dovrebbe essere chiaro quali benefici se ne trarrebbero. Abbiamo lavorato per questo, accogliendo le adesioni dei territori interessati.
La speranza è che le proposte di ANAS siano in direzione opposta a quanto è stato in questi anni Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini e alcuni comuni, Santarcangelo in primis, hanno immaginato per il futuro della Valmarecchia.
Comitato Valmarecchia Futura