Terzo appuntamento di Confartigianato Imprese Rimini con i candidati alla guida della città. Dopo Sadegholvaad e Ceccarelli, questa mattina è stata la volta di Gloria Lisi. È stato un altro incontro improntato sulla concretezza dei temi più a cuore dell’Associazione e delle imprese associate, coi responsabili delle varie categorie ad ascoltare e domandare.
“Indubbiamente la candidatura di Gloria Lisi è giunta inaspettata – ha detto in apertura il Presidente Davide Cupioli – a conferma che la politica riserva spesso sorprese. Al di là dei convincimenti politici, una sola donna su sei candidati è una fotografia che lascia un po’ delusi. Penso che certi proclami che ascoltiamo chiedano poi maggiore coerenza nella pratica quotidiana. Per questo motivo, pur ripercorrendo i temi affrontati con gli altri candidati, ci siamo voluti concentrare su un argomento a cui teniamo molto, la tutela del lavoro e dell’impresa femminile”.
“Delle 3.300 imprese femminili, oltre 2.000 – ha proseguito Cupioli - sono a guida individuale da parte di una donna. Ognuna di loro ha sulle spalle responsabilità famigliari rilevanti e non deve trarre in inganno il lieve incremento delle imprese femminili, si tratta in gran parte di lavoro perso che si traduce nella scelta di provarci con una impresa propria. C’è chi ha detto che il Covid ci ha messi tutti sulla stessa barca, ma in Italia il 98% di chi ha perso lavoro è donna. Non siamo tutti sulla stessa barca. Ecco allora che una politica che preveda misure mirate e strumenti di conciliazione tra vita familiare e attività lavorativa sono fondamentali. E non tutto dipende da Roma, anche a livello locale si possono adottare provvedimenti incisivi, modulare tempi e servizi che aiutino le donne a migliorare la qualità della vita”.
Affrontati nell’incontro anche gli altri argomenti ‘caldi’ per Confartigianato: fra gli altri, il grave ritardo nella conclusione delle aree artigianali, l’emergenza decoro e parcheggi in zona mare che spreca gli investimenti sul Parco del Mare; la definizione dell’integrazione fieristica regionale e lo sviluppo delle politiche di welfare nell’ottica di creare una piattaforma di sevizi che divenga anche volano economico.