“Dopo la chiusura della stagione estiva si colga la grande opportunità di liberare completamente il nostro arenile facendolo diventare un foglio bianco su cui disegnare il futuro del turismo balneare riminese.
Questo futuro dovrebbe essere progettato insieme a tutta la città, ai cittadini, alle associazioni, agli imprenditori del turismo. Dobbiamo comprendere quali saranno le sfide del futuro e rispondere alle necessità, alle tendenze e ai desideri che esprimeranno i turisti nei prossimi anni. La nostra offerta balneare tradizionale ha fatto la nostra fortuna ma i tempi sono profondamente cambiati e dobbiamo guardare avanti. Servono maggiori servizi, sostenibilità e innovazione, stabilimenti con offerte balneari diverse e variegate, più spiagge libere e attrezzate. I bandi di gara dovranno consegnarci la spiaggia del futuro e una classe di imprenditori balneari che sappia declinare questa visione con progetti innovativi capaci di rendere Rimini una destinazione turistica sempre più forte e competitiva.
Mi preoccupa che il dibattito sia incentrato soltanto su aspetti che riguardano i diritti degli attuali operatori ed eventuali indennizzi. Davvero è questo il tema prioritario per la Riviera oppure lo è piuttosto quello di disegnare, come comunità, quel foglio bianco con tutti i colori, le passioni, le ricchezze del nostro territorio?
Non si perda ulteriore tempo per aspettare un provvedimento di questo governo incapace e inadatto, che in due anni è stato capace di partorire soltanto menzogne e incertezza, e si apra immediatamente un dibattito aperto a tutte le anime e agli stakeholders della Riviera per non perdere una occasione unica, irripetibile, per costruire il futuro della nostra offerta turistica”.