"Vi chiedo ancora un minuto del vostro tempo. Quando la mia squadra mi ha ricordato che è tradizione per un candidato sindaco rivolgere l'ultima chiamata, soprattutto agli indecisi, mi ha preso un po’ così. Mi sono chiesto: ma in questi dieci anni spesi a migliorare e rigenerare Rimini, è proprio necessario un ultimo appello per chiedere i voti? Non so… Ho sempre pensato che fare le cose bene fosse già sufficiente per sé e per gli altri. Poi riflettendoci sopra, ho pensato che raccontare quello che è stato fatto, dando sempre il massimo insieme al sindaco Gnassi, non sia tempo buttato. Perché in fondo si parla di Rimini, del suo presente e del suo futuro, la città che amiamo. Chiedere ai riminesi la fiducia sulla nostra proposta di amministrazione e sulla nostra visione di città moderna, libera, europea, vuol dire continuare e migliorare ancora di più quest'opera gigantesca che è risultata essere il cambiare il volto di una città che è diventata, anno dopo anno, sempre più bella e funzionale. Il gigantesco intervento per le fogne, i nuovi reparti all'ospedale Infermi, il teatro, le 17 scuole tra nuove e rigenerate, le nuove piazze nel forese, la mobilità con Fila dritto, il raddoppio delle piste ciclabili e il Metromare, l'arredo urbano, il nuovo lungomare … e sono ancora tantissime le cose da fare. Insieme, nessuno escluso.
La stagione del dopo Covid ci chiama a un nuovo salto di qualità. La sanità, il lavoro, l'impresa, la scuola, la sicurezza, la partecipazione, l'attenzione a ogni parte del territorio, la giustizia sociale devono essere le colonne portanti della Rimini che guarda con fiducia al futuro. Sapendo che ognuno di questi elementi lavora in sinergia con l’altro. Così tuteleremo i giovani, torneremo a far crescere l'occupazione e il benessere diffuso, potenzieremo la cura dei più fragili e i più deboli. Insomma Rimini ancora più bella e per tutti, la più moderna e accogliente città che si affaccia sul Mediterraneo. Per tutti. Anzi, per chi la ama profondamente. E siamo in tantissimi. Sento che ce la possiamo fare, con l'aiuto di tutti i riminesi. Non posso nascondervi che ho già ricevuto moltissimo. Ho raccolto tante testimonianze, ascoltato la voce di tanti concittadini, anche quelle critiche che però non sono mai state disfattiste, anzi. Tutti hanno voluto accogliermi con affetto e offrirmi il proprio pensiero, le proprie considerazioni. Rimini è una città unica e orgogliosa, le sue contraddizioni la arricchiscono. Sono fiero di essere nato a Rimini, di viverci da sempre, di progettare qui il futuro della mia famiglia.
Ecco quello che ho fatto durante questa campagna elettorale: ascoltare i riminesi, i miei vicini di casa, gli amici del bar, i commercianti, i lavoratori, gli albergatori, gli imprenditori, le associazioni. Sono andato ovunque, borgo per borgo, via per via, quasi un porta a porta. E non per cercare voti ma perché convinto che la campagna elettorale è una straordinaria forma di partecipazione alla vita pubblica. Ascoltare è capire, capire è governare meglio. Non lo nascondo … sono molto orgoglioso di aver conosciuto tantissime persone che mi hanno promesso il loro sostegno, la loro partecipazione. E non ne dubito, il 3 e 4 ottobre prossimi saremo accanto uno agli altri per continuare il lavoro a favore della nostra bellissima città. Nessuno escluso. Questa esperienza la ricorderò per anni e nessuno mi potrà togliere questi bellissimi momenti trascorsi non tra semplici abitanti, ma veri innamorati della propria città".
(Foto Giorgio Salvatori)