"Un amministratore deve conoscere bene tutte le voci che vivono la città. Quella dei giovani, nel nostro Paese, spesso viene poco considerata: dobbiamo invece costruire un dialogo, capire le loro esigenze e condividere insieme un progetto futuro su Rimini e per Rimini". Queste le parole con le quali l’assessore Jamil Sadegholvaad ha voluto dare il benvenuto agli oltre quaranta ragazzi (rigorosamente distanziati come previsto dalle prescrizioni anti Covid) presenti all’incavo del Ponte di Tiberio nel pomeriggio di sabato 13 febbraio. Jamil ha passato in compagnia dei giovani riminesi quasi due ore fra confronti, scambi di idee e proposte sulla Rimini del presente e del futuro. Un momento intenso, pieno di vitalità, nel quale sono scaturiti tanti temi sui quali concentrarsi. Fra le priorità segnalate sin qui sulle quali dovrà concentrarsi la prossima amministrazione, l’assessore Sadegholvaad ha già più volte sottolineato l’importanza del tema ambiente e del tema istruzione. Due temi da mettere al centro del progetto strategico amministrativo per i prossimi 10 anni a Rimini. La loro articolazione, la capacità di trasformarli in volani di uno sviluppo sostenibile e di una vera cittadinanza attiva, sono stati i principali argomenti affrontati dal confronto tra Jamil e le tante ragazze e ragazzi intervenuti. Protagonisti principalmente le nuove generazioni, che mostrano un interesse determinante nel sensibilizzare non solo i coetanei ma anche persone apparentemente lontane dall’essere toccate da tali questioni.
Nella giornata di venerdì 12, invece, Jamil Sadegholvaad ha avuto il piacere di incontrare diverse associazioni del mondo culturale alla Galleria d’Arte “Zamagni”, uno spazio espositivo da sempre aperto al confronto con il mondo dell’arte italiana ed internazionale. Un luogo dove innovazione e tradizione si incontrano, che ha ospitato nel tempo vari generi di arte e mostre, diventato oggi un punto cardinale di interesse culturale e artistico riminese.
Come confermano le parole di Jamil: "Rimini ha intrapreso da tempo un rinnovamento artistico e culturale, focalizzandosi come mai aveva fatto in passato sul nostro patrimonio e aprendosi alle forme d’arte contemporanee. Come, per esempio, dimostra l’apertura del PART o il progetto del Museo Internazionale Federico Fellini. Per ripartire dobbiamo puntare fortemente anche sulla cultura, un settore martoriato dell’anno orribile che stiamo vivendo. Il traguardo di Rimini capitale della Cultura 2024 deve essere un obiettivo strategico per avere una cultura generatrice di educazione, cittadinanza, identità, e anche economia. Per fare questo, oltre a completare i tanti interventi in corso sulla rete museale e sull’Università, occorrerà valorizzare i talenti e le produzioni riminesi".