L’annuncio di Gloria Lisi e la sua decisione di correre da sola, lontana dal Pd, alle prossime elezioni ha lasciato feriti più o meno gravi sul campo di una coalizione di cui (si badi bene) ancora fa parte essendo il vicesindaco di una Giunta tuttora in carica che ha il Pd come anima vitale.
Reazioni ne stanno arrivando a destra e a manca, quasi tutte attraverso i social, qualche altra usando canali preferenziali e pochi, in verità, attraverso comunicati ufficiali. Ne prendiamo atto, ma ci distacchiamo dalla prassi di dare fiato alle trombe di tutti, almeno per una volta.
Gloria ha preso una decisione. Che piaccia o no. E le decisioni vanno rispettate. Non è più convinta della condivisione del cammino che l’ha portata a Palazzo Garampi. E anche questa valutazione va rispettata. Una può anche cambiare idea, no? La Lisi questo cambiamento l’ha reso pubblico con grande coraggio. Gliene va dato atto. Inevitabile ora che l’allegra macchina da guerra, che è appunto il Pd, stia armando i suoi soldatini. Addirittura qualcuno esorta i vertici a dare contro alla “traditrice”. E, tra questi, sempre usando i soliti canali preferenziali, c’è subito chi aperto il fuoco. Fa un po’ pena questa triste sceneggiata di ex amici che ora litigano.
Non entriamo nel merito, ma difendiamo il diritto di chiunque di poter cambiare idea. E il cuore della democrazia. Forse ci vorrebbe un ulteriore atto di coraggio, se la Lisi si dimettesse dall’incarico che ricopre e restituisse le deleghe sin da subito darebbe ancora più elettricità alla scossa violenta che ha generato. Ma anche queste sono scelte sue. Che tutti possiamo discutere o criticare, ma che tutti dobbiamo rispettare. E’ la democrazia, signori. Parola che il vecchio Partito Comunista ha inserito anche nel nuove nome (non si chiama Democratico?) di cui i vecchi compagni di ieri e i giovani soldatini di oggi hanno in tasca la tessera elettorale.
Allora, lasciate in pace Gloria. Che faccia ciò che vuole. Dove volete che vadano a finire i suoi voti qualora si rendesse necessario il ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco di Rimini? Volete che una come lei li consegni ai suoi avversari di sempre? O avete paura che agisca per vendetta? Perché c’è qualcuno che ragiona così tra queste anime logorate dalle faide interne. Dimostrando però una cosa: in 10 anni che è lì della Lisi non ci avete capito nulla. E ora ne pagate le conseguenze. E le scelte.