È una festa l’incontro di Andrea Gnassi con Mirko Casadei, figlio di Raoul, al lavoro per la prima serata del Balamondo World Music Festival a Rimini. L’occasione per parlare di musica, radici, cultura romagnola famosa nel mondo. “Il liscio viene da lontano, c’è l’Adriatico e ci sono queste musiche un po’ malinconiche, che dai Balcani prendono il mare, arrivano in Romagna e qui sorridono. Come dice Mirko Casadei il liscio è un abbraccio, è un messaggio culturale che rompe i confini invece che crearli, è il sale della Romagna. Per questo a Roma sarò il primo sostenitore e lavorerò per il riconoscimento del liscio come Patrimonio dell’Umanità UNESCO” racconta Gnassi.
Il liscio accompagna i romagnoli con le sue note fin da quando sono bambini. Ed è anche un settore rilevante dell’entertainment, uno dei più importanti della musica dal vivo. Ogni settimana porta nelle balere decine di migliaia di persone e oltre ai musicisti dà lavoro a tanti professionisti tra tecnici, fonici, manager. Ci sono poi le scuole di ballo, i festival, “un indotto che in Romagna è anche identità e turismo” continua Gnassi “come il samba per il Brasile e il reggae per la Jamaica. Il liscio di Romagna è quello che appena lo dici fa sorridere gli italiani. Una storia fatta da cognomi di questa terra come Casadei, che racconta la gioia di stare insieme e costruire il futuro. L’ha fatto nel dopoguerra, lo fa ancora adesso. Per questo lo sostengo con orgoglio e amore. L’amore per la Romagna.”