Francesca Gorini (nella foto), avvocato e dirigente locale di Fratelli d’Italia con delega al Dipartimento Tutela Vittime, analizza le crititicità esistenti nelle attività del servizio sociale – tutela minori del Comune di Rimini.
“I decreti giudiziali di affidamento di minori al servizio, vengono recepiti con enormi ritardi, anche di alcuni mesi, con conseguenze estremamente negative nella gestione dei rapporti interni alle famiglie. La mancata presa in carico delle posizioni da parte dei servizi, che conseguentemente non formula calendari di visita con le figure genitoriali e non detta la regolamentazione dei rapporti fra le parti alla quale i predetti devono attenersi, causa gravissimi danni ai minori, che si trovano anche per mesi a non intrattenere rapporti con i genitori”.
Continua l’avv. Gorini: "Esistono situazioni in cui i servizi sociali non sono neppure a conoscenza di avere minori a loro affidati, fino a quando non ricevono solleciti da parte dei legali dalle famiglie coinvolte, ai quali comunque rispondono di non essere in grado di far fronte ai propri compiti in quanto il servizio tutela minori risulta sotto organico di 10 unità”.
"Sono diversi i casi di minori affidati al servizio sociale con provvedimento giudiziale che a distanza di mesi non hanno ricevuto alcuna regolamentazione dei periodi di visita; o ancora, famiglie affidatarie di minori in attesa di nomina dell'assistente di riferimento, che si trova a non sapere quali condotte adottare per la gestione dei bambini affidati; conflittualità all’interno delle famiglie per le quali viene disposto l'affidamento dei minori al servizio sociale, non permette di sopperire in alcun modo alla mediazione di quest'ultimo, redendo di fatto ancor più complicato comporre la crisi familiare.
Tutte situazioni che alla fine danneggiano unicamente la parte più debole, e cioè i bambini, oltre a portare i cittadini a non avere alcuna fiducia nei confronti delle Istituzioni, che da strumento di "tutela" diventano strumento “negativo da evitare e da temere”.
Sollecitiamo quindi un immediato intervento delle Istituzioni, ed in particolare del Comune di Rimini, al fine di provvedere a colmare il difetto nell'organico del servizio tutela minori e a voler finalmente considerare il bene dei più piccoli come un interesse primario, meritevole di attenzione in via primaria rispetto ad ogni altra esigenza sociale".