“Sono preoccupanti gli esiti dell’inchiesta sulle infiltrazioni criminali legata all’operazione ‘Darknet’ della Guardia di Finanza e della Direzione distrettuale antimafia, il cui processo inizierà a Rimini l’11 giugno.
A preoccupare in particolar modo è il fatto che il gruppo criminale, che aveva legami con clan napoletani e casertani e attività ramificate in tutta Italia, avesse la propria base proprio qui in Riviera.
Queste infiltrazioni sono rese più semplici dalla debolezza e dalla fragilità di tante imprese del territorio che, in difficoltà economica, diventano facile preda di criminali senza scrupoli.
Serve una reazione da parte di tutta la nostra comunità per alzare ancora di più il livello di guardia a favore della legalità: vigilare, controllare, denunciare le attività illecite deve rappresentare un dovere civico e sociale di ogni cittadino, di ogni imprenditore, di ogni associazione di categoria. Un tale approccio condiviso e partecipato dall’intera comunità renderà ancora più penetrante ed incisiva l’azione delle nostre forze dell’ordine e manderà ai banditi che vogliono infiltrarsi nelle nostre terre un segnale forte e perentorio.
Ed è anche in tal senso che deve svilupparsi, con la nuova cittadella della sicurezza a Rimini, un nuovo efficace modello partecipato di lotta per la legalità in cui tutti abbiano l’opportunità e gli strumenti adatti per difendere e proteggere il proprio territorio.”
Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti in merito all’inchiesta sull’operazione Darknet.