Gianni Indino, vicepresidente di Confcommercio Emilia Romagna con delega al turismo: “All’interno della campagna Open to Meraviglia ci sono errori che vanno assolutamente corretti, ma attenzione a catalogare tutto come occasione persa. Il mondo dell’intrattenimento notturno italiano che per il nostro territorio è un’eccellenza è finalmente entrato nella promozione turistica nazionale come richiesto dal SILB nell’incontro con la ministra Santanché” “Il mondo dell’intrattenimento notturno italiano è finalmente entrato nella promozione turistica del nostro Paese – dice Gianni Indino, vicepresidente di Confcommercio Emilia Romagna con delega al turismo - e di questo siamo davvero molto soddisfatti. Certo, la campagna promozionale “Open to Meraviglia” lanciata da Enit in collaborazione con il ministero del Turismo ha al suo interno errori che andranno assolutamente corretti, eppure non possiamo buttare anche il bambino con l’acqua sporca. Sono bastati venti giorni di lavoro alla ministra Daniela Santanché affinché l’intrattenimento notturno entrasse di diritto nel novero delle proposte turistiche d’eccellenza per cui venire a visitare l’Italia. A venti giorni dall’incontro avuto con la nostra delegazione del SILB-Fipe Confcommercio in cui chiedevamo proprio questo. Dopo anni di sollecitazioni da parte del settore mai prese in considerazione, il mondo della notte deve ringraziarla per la grande attenzione posta al comparto. La convivialità, la complicità, gli incontri che l’intrattenimento notturno dato da locali da ballo, pub, ristoranti, pianobar, discoteche, offre tanto a chi cerca momenti di svago, relax e divertimento dopo la routine giornaliera andavano inserite nella proposta turistica. Bene dunque che la Venere balli finalmente in discoteca, permettendo a tutto il mondo di conoscere anche questo aspetto dell’Italia, e del nostro territorio in particolare, troppo spesso dimenticato. E poco importa nella sostanza se la discoteca Baia Imperiale di Gabicce sia annoverata tra le proposte turistiche riminesi, anche perché viene promossa già da tempo tra i locali del nostro territorio. Si poteva fare meglio? Sicuramente. Forse lo sbaglio più grande è stato affidarsi ad algoritmi e intelligenza artificiale senza una verifica finale dei testi, ma credo sia un aspetto rimediabile. Questa campagna sta facendo parlare di sé e sta ottenendo un risalto mediatico senza precedenti, almeno nel nostro Paese. Aspettiamo di vedere l’effetto che farà nel mondo, con un investimento che mira a portare le nostre eccellenze nei Paesi asiatici, nel Nord Europa, in Medioriente, negli Stati Uniti e in Sud America. Aspettando che, velocemente, il Parecchia ritorni a chiamarsi fiume Marecchia, che venga tolto l’uovo dagli strozzapreti e che Rimini riacquisisca i suoi oltre 2000 anni di storia potendosi fregiare della riapertura del Teatro Galli rimesso a nuovo, possiamo contare su un effetto mediatico troppo importante per catalogare tutto come una occasione persa”.
Politica
11:27 | 19/11/2024 - Riccione