Venerdì 28 luglio 169 mila famiglie in tutta Italia hanno saputo con un Sms che non riceveranno più il Reddito di Cittadinanza.
A Rimini, secondo i dati forniti dall’INPS, sono 315 i nuclei familiari a cui non sarà più dato il sostegno economico. I percettori del reddito sono persone che vogliono lavorare, sono persone che chiedono seri percorsi di formazione per entrare nel mondo del lavoro. Nella maggior parte dei casi sono la parte più fragile della popolazione con gravi difficoltà economiche, lavoratori rimasti senza lavoro, famiglie con minori, donne sole o con disabilità.
Da agosto, si troveranno senza la loro unica entrata e saranno costretti ad accettare qualsiasi offerta di lavoro, anche la più sottopagata. Il mercato del lavoro a Rimini propone nella maggior parte dei casi offerte di lavoro in nero o sottopagato soprattutto nel settore turistico e nella ristorazione, tirocini gratuiti per i neodiplomati e per i neolaureati, impieghi tramite agenzie interinali nelle grandi aziende metalmeccaniche oppure paghe di 3 o 4 euro l’ora nel settore agricolo.
Con la soppressione del reddito, il governo Meloni dichiara guerra ai poveri, ma non fa nulla per affrontare la povertà. Continua a rifiutare ogni proposta di salario minimo, taglia le risorse per la sanità pubblica, non fa nulla per diminuire i prezzi dei carburanti e degli affitti.
Il governo Meloni è il governo dei privilegiati, delle élite, dei ricchi. Mentre attacca ferocemente i poveri ripristina i vitalizi per i parlamentari, favorisce la pace fiscale con gli evasori fiscali, sostiene le grandi aziende che macinano profitti e continua a finanziare la guerra, aumentando la spesa militare.
Per queste ragioni martedì 8 agosto, alle ore 10, Potere al Popolo sarà in presidio a Rimini, in Via Macanno 25, davanti alla sede dell’INPS, per protestare contro questa decisione del governo che, come un Robin Hood al contrario, toglie ai poveri, per dare ai ricchi.
La lotta per un lavoro dignitoso e stabile, per il diritto ad un salario minimo di 10 euro l’ora, per un reddito garantito e' una battaglia di tutte e tutti!
Ci vediamo di fronte all’INPS.